“Violenza sulle donne: basta la parola” è una campagna di sensibilizzazione e informazione nata da un’idea della Commissione Pari Opportunità e dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Imola. E’ stata realizzata in collaborazione con i Centri antiviolenza del territorio imolese (Trama di Terre e PerLeDonne), con il Nuovo Circondario imolese e i Comuni che ne fanno parte. Oltre a Imola, Castel S. Pietro, Medicina, Castelguelfo, Dozza, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio.

Solo da giugno di quest’anno ad oggi sono stati commessi 20 femminicidi. Diverse altre le violenze sulle donne e gli stupri riportati dalle cronache.

Si è quindi ritenuto utile promuovere una campagna con tre soggetti. Si tratta di parole chiave sui cui non si riflette abbastanza e che introducono alla complessità del fenomeno.

L’intento è di indurre le persone ad andare oltre le cronache e i commenti di circostanza invitandole a conoscere meglio le forme di violenza che vengono messe in atto verso le donne.

I dati annuali sono impressionanti. Oltre le decine di femminicidi commessi ogni anno, migliaia sono le donne che subiscono una qualche forma di violenza e/o di molestia sessista. Il fenomeno è strutturale perché è il risultato di stereotipi che si nutrono della cultura patriarcale cioè di una relazione non paritaria fra gli uomini e le donne che sancisce il potere dei primi sulle seconde negando loro, di fatto, il diritto di decidere della propria vita.

L’anomalia, da un punto di vista dei diritti, è che questo è considerato “normale”.

Per noi non lo è. E non lo è per il diritto italiano a partire dalla Costituzione e dalla Convenzione di Istanbul ratificata dal Parlamento nel 2013.

Per questo invitiamo la comunità ad andare oltre la cronaca e a riflettere sulle parole spesso usate impropriamente. Nessuna immagine. E’ voluto, per rappresentare il silenzio di chi non ha più voce e di chi, ancora, non ha la forza di denunciare.