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Cos'è

In occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, voluta dalle Nazioni Unite, a Imola si terrà un’iniziativa pubblica di presentazione del progetto “Un s’bóta veja gnét” e dei suoi primi risultati.

A parlare di prevenzione degli sprechi, recupero delle eccedenze alimentari, economia circolare e sostegno alle persone in condizioni di fragilità, saranno i tre assessorati del Comune di Imola che partecipano trasversalmente al progetto (ambiente, politiche sociali e sviluppo economico), il Gruppo Hera, Last Minute Market e alcuni rappresentanti di aziende ed enti no profit coinvolti sul territorio.

Come funziona “Un s’bóta veja gnét”: i primi risultati

Il progetto ha come obiettivo il recupero strutturato delle eccedenze alimentari a favore di enti no profit del territorio che si occupano di supportare persone in condizioni di difficoltà. I donatori sono i diversi attori della filiera alimentare, come esercizi commerciali, mense aziendali, aziende di produzione che, aderendo al progetto, si impegnano a gestire correttamente gli alimenti e i beni donabili, in particolare per quanto riguarda corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti. Gli enti beneficiari utilizzano i prodotti recuperati per l'attività di assistenza alimentare a favore di persone in difficoltà sul territorio.

Si tratta di uno degli esempi più evidenti dell’economia circolare: si previene lo spreco, si riduce la produzione di rifiuti, di anidride carbonica e di acqua, e nello stesso tempo si supportano persone che stanno attraversando un momento di difficoltà economica. I numeri parlano: da gennaio 2022 a luglio 2023, sono state recuperate 24,4 tonnellate di prodotti alimentari, di cui più di un quarto (6.060 chili) di pasti cotti, per un valore economico totale stimato di oltre 137.000 euro. In termini di risparmio di risorse, il progetto ha evitato di immettere in atmosfera l’equivalente di 79.200 chili di anidride carbonica (corrispondente a quella prodotta da 615 viaggi in auto da Milano a Napoli) e ha risparmiato 51.900 metri cubi di acqua, pari a quella contenuta in 16,2 piscine olimpiche.

I prodotti alimentari e i pasti pronti vengono donati da Interspar e CRAI (Sesto Imolese); dall’Autodromo di Imola; dai punti vendita CLAI (le Macellerie del contadino) di Imola Pedagna e Imola centro; dal Dulcis Cafè di Imola; da Ecu di Imola; da Gruppo Hera che, nell’ambito dell’iniziativa CiboAmico, dona da 12 anni i pasti cotti non serviti nella mensa aziendale di via Casalegno. Gli enti no profit beneficiari sono la Caritas Diocesana di Imola, la Cooperativa Sociale Mano Tesa, il Comitato di Imola della Croce Rossa Italiana e l’Emporio solidale di Imola-Associazione No Sprechi.

A chi è rivolto

tutta la cittadinanza

Luogo

viale Saffi, 50/b - Imola - 40026

Maggiori dettagli

Date e orari

Orari

l'orario di fine evento è approssimativo

Costi

Eventuali costi sono indicati nella descrizione dell’evento.

Contatti

Ultimo aggiornamento: 10-11-2023, 11:09

Un s'bóta veja gnét

Per la prevenzione degli sprechi alimentari - Recupero eccedenze alimentari nel comune di Imola

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