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Gli empori solidali emiliano-romagnoli si ritrovano per ragionare di ambiente, sostenibilità e cibo. Sabato 14 ottobre la Sala BCC Città e Cultura di Imola ospiterà “Dalla terra alla forchetta, l’impatto ambientale del cibo”, la quinta edizione del festival degli empori solidali dell’Emilia Romagna, promosso dall’Associazione Empori Solidali Emilia-Romagna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Il Festival è organizzato con il sostegno del Centro Servizi Volontariato Terre Estensi (Ferrara e Modena), che gestisce la segreteria tecnico-organizzativa dell’Associazione Empori Solidali Emilia-Romagna.
Sarà un momento importante per tanti motivi, dai temi trattati alla possibilità di ragionare sull’importanza della rete degli empori in un periodo di sofferenze economiche sempre più marcate. Oltre che un graditissimo ritorno all’incontro e al confronto in presenza, dopo diverse edizioni in versione online a causa dell’emergenza sanitaria, per un circuito che in Emilia Romagna mette insieme grandi numeri.
L’appuntamento con “Dalla terra alla forchetta, l’impatto ambientale del cibo” è dalle 9.30 di sabato 14 ottobre a Imola, alla Sala BCC Città e Cultura in via Emilia 210/A, per una riflessione collettiva sull’impatto ambientale del cibo che partirà dai contributi di Lucio Cavazzoni, sociologo e presidente del Biodistretto Appennino Bolognese, Giulietta Magagnoli, direttrice del Centro Agroalimentare di Parma e Natalia Cattelani, foodblogger. Insieme a loro, e alle testimonianze delle persone che operano attivamente negli empori solidali, si discuterà del rapporto necessario e inestricabile tra produzione e lavorazioni agro-alimentari e la necessità di tutelare la tenuta ambientale, sempre più fragile. Lo si farà con approfondimenti su vari aspetti, da quelli più tecnici a quelli sociali, senza scordarsi qualche saporita indicazione per unire buona cucina e consapevolezza.
Il programma prevede l’apertura della sala alle 9.30. Alle 9.45 prenderanno la parola Elisa Spada, assessore del Comune di Imola ad Ambiente, Mobilità Sostenibile, Politiche di Genere e Partecipative, l’assessore regionale al Welfare Igor Taruffi (in collegamento da remoto) e Luigi Prini, presidente Associazione Empori Solidali
Emilia-Romagna. Terminata la parte dei saluti istituzionali, alle 10.15 il sociologo e presidente Biodistretto Appennino bolognese Lucio Cavazzoni parlerà di “Partiamo dal cibo per salvare l’ambiente”. Alle 11 sarà la volta del ragionamento su “Il cibo non si butta: mercato, logistica, futuro” con la direttrice generale del Centro Agroalimentare di Parma Giulietta Magagnoli e gli operatori di alcuni empori solidali della rete regionale.
A chiudere, la food blogger Natalia Cattelani spiegherà come ridurre sprechi e gustarsi buoni piatti, mettendo a disposizione diverse “Ricette salvabolletta. Consigli gustosi per una cucina consapevole”.
Come doveroso dopo una mattina su questi argomenti, il congedo sarà affidato a un pranzo a buffet conviviale con tutti i presenti.
Un’ottima occasione per conoscere meglio un percorso virtuoso e ampio, quello della rete degli empori solidali dell’Emilia-Romagna. Nelle nove province regionali, sono attivi ben 27 empori solidali, con il coinvolgimento di 955 Volontari; nel 2022, hanno aiutato concretamente 7.271 famiglie, per un totale di 23.463 persone sostenute e di 114.186 spese distribuite, grazie al contributo di 303 aziende e di 246 enti partner.
"Siamo molto onorati di ospitare a Imola quest'anno il Festival degli Empori Solidali dell'Emilia Romagna, promossa dall'Associazione Empori Solidali Emilia Romagna, con il sostegno della nostra Regione – sottolinea l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni -. Il nostro territorio ha avuto modo di sperimentare in molte occasioni la forza della rete del nostro Emporio solidale, No Sprechi ODV, che da anni opera nella nostra città e nel nostro circondario grazie alle tante associazioni che lo compongono. In questi ultimi anni poi ancora di più: No Sprechi ha coinvolto tutta la città nei momenti difficili che abbiamo attraversato in una gara di solidarietà, prima con la pandemia, poi con le conseguenze della guerra in Ucraina, poi con l'alluvione. Ma siamo consapevoli che l'opera degli empori solidali è un'opera strutturata, non solo emergenziale, a favore di famiglie che permangono in difficoltà tramite il sostegno alimentare. La solidarietà nella raccolta dei beni, la forza del volontariato, l'attenzione ai più fragili sono i tre pilastri del nostro emporio solidale e di tutti i 27 empori che sono nella nostra regione, che insieme nel 2022 hanno aiutato oltre 7.271 famiglie. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i volontari che con abnegazione portano avanti queste realtà in tutta la nostra regione".
Da parte sua, l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada, fa sapere che: "nell'ambito del Festival presenteremo il progetto Un's bota veja gnet - Non si butta via niente, frutto del lavoro trasversale dei tre assessorati Ambiente, Welfare e Sviluppo Economico, in collaborazione con Hera e Last Minute Market, che ha l'obiettivo di recuperare in modo strutturato le eccedenze alimentari a favore di enti no profit del territorio che si occupano di supportare persone in condizioni di difficoltà. Un progetto che ha alla base la generosità delle aziende del territorio che hanno aderito al progetto e la straordinaria rete di volontariato che opera negli enti no profit".
Per conoscere meglio questa realtà, visitare il sito www.emporisolidaliemiliaromagna.it.
Per informazioni sull’iniziativa, scrivere a info@emporisolidaliemiliaromagna.it.
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Ultimo aggiornamento: 17-04-2024, 12:00