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Oltre 715 mila euro di investimenti nel centro storico, sia nella riqualificazione urbana sia in azioni di promozione, di cui 515 mila euro a carico del Comune e 200 mila euro delle attività private. Il tutto nel periodo dall’1 giugno 2019 al 31 dicembre 2022.

Sono queste, in estrema sintesi, le cifre salienti del progetto “Imola Centro Storico”, approvato dalla giunta comunale, con il quale l’Amministrazione di piazza Matteotti concorre ai contributi previsti dal bando 2020 della Città metropolitana (ai sensi della L.R. n. 41/97), nell’ambito degli interventi locali per la promozione e l’attivazione dei centri commerciali naturali.

“Il progetto nasce con l’obiettivo di favorire la rigenerazione urbana e trasformare il centro storico in una meta turistica, nella quale gli immobili pubblici saranno location di un cartellone permanente di eventi e mostre, un programma pensato in sinergia, ove possibile, con gli eventi in Autodromo. E vede insieme, nella sua elaborazione, pubblico e privato” spiega Pierangelo Raffini, assessore al Centro storico e alle attività produttive.

Il progetto di valorizzazione commerciale è stato, infatti, elaborato d’iniziativa del Comune mediante la concertazione con, le associazioni del commercio maggiormente rappresentative anche in sede locale.

Lo strumento principe per dare attuazione al programma risiede in una convenzione tra l’Associazione temporanea di imprese commerciali denominata “Operatori del Centro Storico” e l’Amministrazione Comunale. L’Ati “Operatori del Centro Storico” è nata con lo scopo di valorizzazione e riqualificare le imprese commerciali, della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e dei servizi che operano nel Centro Storico e che sono in possesso dei requisiti per accedere ai finanziamenti ed alle provvidenze di cui alla L.R. n. 41/1997, art. 10-bis.

La convenzione tra Comune e Operatori del Centro Storico, fissando i reciproci impegni, è finalizzata a favorire una maggiore integrazione tra le iniziative dei privati riguardanti il centro storico e le politiche di intervento pubblico.

“L’elemento di fondo da cui siamo partiti, è che la valorizzazione del Centro Storico non può rimanere una questione riguardante soltanto gli “addetti ai lavori”, ma riguarda tutti perché il Centro Storico è patrimonio della città e va reinventato per dare un futuro alla città stessa” sottolinea l’assessore Raffini.

L’area di intervento

L’area di intervento del progetto che concorre al bando della Città Metropolitana si delinea attorno all’asse Stazione Fs-Autodromo e all’asse via Emilia Est-via Emilia Ovest. Si tratta di un perimetro che si fonda sull’identità e sugli obiettivi: dallo storico Viale Andrea Costa a partire dalla stazione FS al Viale Dante. Questa direttrice collega la stazione, passando per il centro storico in senso stretto, all’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, al Parco delle Acque minerali, collocato al limite del perimetro del centro, così come il Parco del complesso dell’Osservanza. Direttrice che si incrocia con l’asse della via Emilia nella cui area sono presenti i contenitori culturali di maggior pregio, come il Teatro Ebe Stignani, il Museo Diocesano e la Pinacoteca, il Museo San Domenico, Palazzo Tozzoni e collocata al limite del perimetro la Rocca Sforzesca.

In questa area del centro commerciale naturale i locali censiti in un’indagine a fine 2017 sono circa 400. “Sarà presto realizzato un aggiornamento del censimento, probabilmente nel primo semestre 2021, per verificare 3 anni dopo, quale è lo stato dell’arte. Ovviamente il censimento servirà anche per valutare gli effetti che la pandemia e le restrizioni dovute ai vari protocolli hanno inciso sulle imprese in generale e più in particolare sui pubblici esercizi” fa sapere l’assessore Raffini.

Gli esercizi commerciali del centro storico di Imola sono il 40% del totale comunale e la presenza del settore alimentare è superiore al 40% sul totale degli esercizi alimentari in città. I pubblici esercizi del centro storico rappresentano oltre il 30% del totale di quelli presenti sul territorio del Comune. Il centro storico di Imola presenta, dunque, una marcata vocazione commerciale e costituisce un polo commerciale importante, almeno in riferimento alla consistenza della rete di esercizi che ospita, con una rete  di attività in sede fissa che è in gran parte costituita da esercizi di piccole dimensioni. Nel suo complesso, quindi, la rete di attività del centro storico svolge una funzione che va oltre il servizio di vicinato alla popolazione che vi risiede.                                                      

Le azioni previste dal progetto “Imola Centro Storico”

Le azioni a carico del Comune 

Per quanto riguarda il Comune, il progetto prevede l’intervento di riqualificazione di Viale Andrea Costa, che è il biglietto da visita della città quando si arriva in treno, e che porta direttamente al cuore della città, al fine di migliorare ed elevare i canoni di decoro l’attuale contesto, ormai degradato, causa principalmente la vetustà dell’infrastruttura,che è stata realizzata nel primo dopoguerra. Per questo, i soli interventi di manutenzione ordinaria non suppliscono al mantenimento delle caratteristiche minime di decoro urbano. In questo ambito, va pensato anche l’adeguamento delle fermate del trasporto pubblico urbano.

L’Amministrazione, inoltre, proseguirà nel prossimo biennio con azioni tese a valorizzare il Centro Storico mediante eventi e comunicazione integrata nelle sue varie forme. L’obiettivo è quello di dare continuità al calendario unico delle manifestazioni in Centro Storico, per promuovere le attività commerciali e le sinergie tra di esse, organizzando anche percorsi urbani commerciali tematici in contemporanea e contestualmente agli eventi. Puntando sulla comunicazione on line, una modalità che durante la pandemia è stata molto utilizzata anche dal commercio in sede fissa per far conoscere ai consumatori i vari servizi offerti durante il lockdown.

Da un punto di vista economico, per la riqualificazione di Viale Andrea Costa è previsto un investimento da parte del Comune pari a 300 mila euro; mentre altri 215 mila euro sono previsti come investimento per la promozione e la realizzazione di eventi, per il periodo dall’1 giugno 2019 al 31 dicembre 2022. In totale, quindi, il Comune prevede investimenti per 515.000 euro.

Le azioni a carico dei privati 

Per quanto riguarda le attività private, che aderiscono all’associazione “ Operatori del Centro Storico”, per accedere ai contributi previsti dal bando dovranno eseguire interventi di ammodernamento delle opere esterne ed interne e di riqualificazione delle attività, oltre che iniziative, il tutto individuato con l’Amministrazione Comunale nell’apposita Convenzione.

Il progetto prevede per questa tipologia di soggetti investimenti pari a 200 mila euro.

I fondi verranno erogati secondo le seguenti priorità: 1) riqualificazione coordinata degli elementi di comunicazione esterna: sostituzione dei serramenti “ciechi” con serramenti trasparenti, il rinnovo delle vetrine, dei tendaggi, delle insegne e degli arredi esterni, comprese le spese di loro installazione e relativo impianto, conformemente alle norme urbanistiche, edilizie e sanitarie vigenti; 2) interventi di consulenza e formazione (assistenza tecnica) appositamente progettati per un lavoro di gruppo e/o individuale con gli operatori, finalizzato ad aggiornare le competenze e le tecniche di vendita; 3) iniziative di sostegno agli operatori e animazione degli spazi pubblici nonché campagne di pubblicizzazione e promozione del centro storico; 4) altri tipi di investimenti finanziabili dalla L.R. n. 41/97.

In caso di accoglimento della domanda di finanziamento del programma da parte della Città Metropolitana, il Comune erogherà alle attività che aderiscono all’ATI “Operatori del Centro Storico” una cifra pari al 50% del contributo concessogli, entro sei mesi dalla rendicontazione delle spese effettivamente sostenute dalle imprese stesse. Il contributo per ogni attività beneficiaria non potrà superare il 50% delle spese sostenute e comprovate.

 

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Ultimo aggiornamento: 19-01-2024, 10:57