Contenuto
Quest’anno il quartiere Zolino si è rivelato ancora più inclusivo, attraendo nella cabina di regia anche il Polo dell’Infanzia 0-6 con le insegnanti, i bambini e le loro famiglie. Nonostante il caldo, il 20 giugno tantissimi bambini con i loro genitori hanno attraversato a piedi il quartiere Zolino, passando attraverso le aree verdi del quartiere, per trovarsi poi al centro sociale dove ad attenderli c’erano una merenda e uno spettacolo di burattini insieme ai volontari, ai nonni e ai ragazzi, che nel frattempo avevano riempito gli impianti sportivi dove si potevano svolgere le attività organizzate da ‘Officina Immaginata’. Centro sociale, Circolo Arca e parrocchia, Polo Infanzia 0-6, Anteas e Officina immaginata: questi gli attori che, insieme agli operatori del progetto ‘Costruire Comunità’, hanno lavorato insieme nella cabina di regia per offrire al quartiere una festa di Intrecci nuova e condivisa.
Il 27 giugno, invece, gli Intrecci avvenuti nella frazione di San Prospero hanno visto tre momenti importanti: la festa con la merenda organizzata da Ylenia titolare del negozio Alimentari, nell’ambito dell’Estate Ragazzi presso il cortile della parrocchia, l’inaugurazione della Casetta per i libri, donata dalla Cooperativa Bacchilega editore insieme alla CIMS, attraverso delle letture animate per bambini e la festa finale nella piazzetta davanti al centro sociale.
“La relazione con le famiglie che provengono da altri Paesi inizia alcuni mesi prima della festa, a volte gli accordi sono un po' difficili ma pian piano si superano le criticità e le diffidenze. Il mercoledì prima del giorno esatto della festa io e Giuseppe Franceschelli (presidente del centro sociale di San Prospero n.d.r.) andiamo a fare la spesa nei negozi etnici e in quel momento l’intreccio è assicurato tra le varie culture (diversi modi di cucinare e di atteggiarsi nei confronti degli alimenti)”, ci racconta Anna Rita Loreti, volontaria della Caritas parrocchiale.
“È stato utile e fruttuoso uscire dalla scuola e tessere relazioni con altre figure del territorio”, ci racconta Valentina Cerasani, insegnante di scuola dell’infanzia di San Prospero, riguardo alla quale con la festa di Intrecci si è aperto un contest per l’intitolazione della scuola. Si poteva scegliere tra due nomi importanti: il prof. Gianfranco Zavalloni e il prof. Andrea Canevaro, profeta dell’inclusione. Tutte le persone presenti hanno votato, esprimendo il loro desiderio in una reale partecipazione alla vita della propria comunità. Il centro sociale ha poi offerto la polenta con ragù di carne e halal, perché l’inclusione passa sempre dal rispetto delle religioni e delle culture diverse.
“Zolino e San Prospero: il primo, un quartiere che si è molto messo in discussione sulla festa di Intrecci di comunità e ha saputo coinvolgere il Polo 0-6, mostrando alle famiglie con bimbi che il quartiere è ricco di esperienze di volontariato che si tramutano in arricchimento educativo, sociale e di condivisone per loro e per i loro piccoli. A San Prospero la comunità intera si sperimenta anno dopo anno a migliorare un intreccio che fino a qualche anno fa sembrava quasi impossibile per motivi storici. Grazie anche per questo alla capacità della cabina di regia di accogliere e di fare sentire tutti importanti”, dice l’assessora Daniela Spadoni.
Venerdì 11 luglio ci attende un altro Intreccio storico: quello nel quartiere Marconi, laddove il Tavolo Quartiere Marconi opera da moltissimi anni e ad esso ci si è ispirati per il Progetto Intrecci di comunità. Questo il programma: a partire dalle ore 16, presso il Centro Sociale “Giovannini”, per tutte le bambine ed i bambini intrattenimento ludico con “Giochi di cortile”, lotteria e merenda offerta. Dalle ore 19 per ragazzi e ragazze giovani apertura campo da calcio della “Casa del fanciullo”. Dalle ore 18:30 per l’intera comunità apericena solidale, intrattenimento musicale con estrazione della lotteria. Si invitano tutti i cittadini e le cittadine.
Allegati
A cura di
Questa pagina è gestita da
Persone
Ultimo aggiornamento: 07-07-2025, 14:10