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Intrecci di comunità, la festa diffusa che coinvolge frazioni e quartieri di Imola, ha vissuto il 19 luglio la sua ultima tappa prima della pausa estiva e tornerà a Spazzate Sassatelli il 30 agosto. All’appuntamento organizzato presso Centro sociale Orti Bel Poggio hanno partecipato circa 130 cittadini. Tema della giornata è stato quello del dono: gli ortolani hanno donato i frutti del loro lavoro negli Orti comunali, che i volontari della cucina del centro sociale hanno trasformato in un menù per una cena per le persone più fragili della nostra città.

Gabriele ha accolto gli ospiti con la musica, Francesco e Sara li hanno aiutati a rinfrescarsi con qualcosa da bere, Emanuela e Riccardo hanno trovato per loro il posto a sedere, già prenotato con tanto di nome e cognome: perché tutti hanno diritto a un posto prenotato con nome e cognome. Gli ospiti sono arrivati a piedi, oppure con le navette che la Cri, la Caritas e l’Asp hanno messo loro a disposizione. Tanti i volontari presenti: oltre a quelli già citati anche Mirco, Laura, Maria Grazia, Beatrice, Donatella, Carla, Giuliano, Filippo e le signore della cucina, e tanti altri, volontari del Centro sociale, della Cri, della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali, operatori dei servizi sociali e della RTI che gestisce il rifugio Sofia.

Presenti anche il vescovo, monsignor Giovanni Mosciatti, e il vicario della Diocesi, don Andrea Querzè. Anche gli ultimi si sono sentiti pensati, aspettati, accolti. Dal dono degli orti, al dono della serata insieme con lotteria, cena, risate, chiacchiere per conoscersi, ascoltarsi, fare amicizia e condividere la vita.

Dopo l’iniziativa di sabato, mi sono venute in mente queste parole, lette un po' di tempo fa: ‘È nel donare che noi riceviamo’. Ecco, in questa frase vorrei fosse racchiuso lo spirito della nostra iniziativa”, ha commentato il presidente del Centro sociale Orti Bel Poggio, Giuseppe Maggio.

Volevo ringraziare tutti per il lavoro svolto e portare, da ultimo arrivato, la mia soddisfazione nel vedere i visi e gli occhi delle persone presenti pieni di gioia e sorridenti! Questi sono i momenti e le emozioni che devono essere da stimolo per quello che noi facciamo”, le parole del nuovo direttore Caritas Giampiero Gelindi.

Dichiarazione dell’assessora al Welfare Daniela Spadoni:
Questo Intreccio molto particolare e molto solidale ci educa a sentire l’altro come nostro amico, non come nemico. Purtroppo la nostra paura degli altri si è acuita dopo il Covid. Il centro sociale Orti, insieme all’equipe di costruire comunità di ASP insieme agli operatori della Caritas e a tutte le associazioni ed enti che si occupano di grave marginalità, ci hanno dimostrato una ulteriore volta che la nostra città è fondata sulla solidarietà e sull’inclusione e così deve rimanere, sempre, perché solo così diventa una comunità di pace. Un grazie a tutti, veramente, a tutti coloro che hanno organizzato questo bellissimo intreccio. Mi hanno colpito i sorrisi di tutti gli ospiti e la serenità che a fine serata si percepiva dai loro volti. La serenità di chi si sente accolto”.

Il prossimo appuntamento degli intrecci di comunità sarà il 30 agosto a Spazzate Sassatelli: un nuovo intreccio per quella frazione, perché dopo due anni dall’alluvione riprendono vita i locali della parrocchia e lo si vuole fare con una nuova iniziativa realizzata in collaborazione col Centro Sociale Palinsesto APS, Cavalieri Sestesi, Parrocchia di Spazzate Sassatelli e cittadini volontari.

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Ultimo aggiornamento: 25-07-2025, 11:33