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Il 30 maggio si è svolta la seconda tappa dell’edizione 2025 di Intrecci di comunità, la festa diffusa che coinvolge frazioni e quartieri di Imola, tra luoghi insoliti e spazi da scoprire, cene, musica e attività di gruppo, per un pubblico di tutte le età. L’appuntamento, dal titolo ‘Pedagna in gioco’, era nel pomeriggio al Centro sociale La Tozzona.
La festa è iniziata con tante attività di gioco, animate dal Gruppo Scout Imola 4 e da Ultimate Freesbee per i ragazzi e le ragazze più grandi e da Nonno Banter 57 per i bambini e le bambine più piccoli. Per gli adulti il Csi ha organizzato attività di Yoga.
Erano inoltre presenti gli stand della Croce Rossa Italiana con tantissimi volontari giovani, quello di NO Sprechi e quelli di Auser e Caritas parrocchiale.
La parte finale dell’evento si è svolta all’interno della tensostruttura Gresini, dove il Centro sociale La Tozzona ha offerto a tutti una cena buonissima e inclusiva. A concludere la serata danze e balli di gruppo con Nicolò Quercia e Carlotta.
“Anche gli Scout hanno accolto la sfida di partecipare alle Cabine di regia degli eventi ‘Intrecci di Comunità’. Abbiamo lavorato nell’accogliere le opinioni di tutti e cercare di fare sintesi tra esse. Si respirava un bel clima durante gli incontri. Penso che il quartiere Pedagna abbia bisogno di coinvolgere i ragazzi e le ragazze del quartiere attraverso momenti di gioco e svago informali negli spazi pubblici. E noi Scout, che questa attività un po' la facciamo già, siamo disponibili a metterla a servizio del territorio”. Luca Buonomo (scout Imola 4)
“In Cri siamo molti giovani volontari, ci impegniamo gratuitamente per il bene del prossimo e in CRI veniamo valorizzati. Noi giovani non siamo solo il futuro, siamo il presente. Possiamo diventare agenti di cambiamento verso tutti ma soprattutto verso i nostri coetanei, anche attraverso la peer education”. Valerio Zampilla (volontario CRI)
“Noi in Pedagna ci sentivamo un po' soli come volontari. Invece quando è stata aperta l’aula studio, con l’aiuto della parrocchia, abbiamo scoperto che ci sono tanti giovani che hanno voglia di fare volontariato, ma fanno fatica a palesarsi. Ora è proprio grazie a loro che riusciamo a garantire apertura a questa aula in modo continuativo”. Pietro Sabbatani (Scout Imola 4)
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Ultimo aggiornamento: 03-06-2025, 13:10