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Il progetto, nato dalla collaborazione tra Comune e ASP Nuovo Circondario Imolese all'interno del progetto più ampio "Costruire Comunità" al fine di costruire sui territori relazioni di cura, non è solo l'organizzazione di eventi fine a se stessi, ma è un percorso che ha una visione più ampia.

Nasce con l'obiettivo di partecipare alla creazione di benessere nel territorio che abitiamo. Per ciò è necessario creare relazioni tra tutti coloro che abitano o operano in un territorio: associazioni, centri sociali, cooperative sociali, parrocchie, oratori, Caritas diocesana e Caritas parrocchiali, commercianti (bar, farmacie, negozi), relazioni che a poco a poco diventano di amicizia, di cura, anche verso coloro che nelle nostre comunità rimangono un po' più ai margini e per assumerci ciascuno le proprie responsabilità anche in ordine alla cura degli spazi pubblici. 

Le feste degli "Intrecci" non sono state mai solo feste: si è evidenziato, con i dati alla mano delle persone coinvolte e di qualche bel risultato raggiunto nella maxi cabina di regia che si è incontrata nella sede ASP lunedì 17 febbraio, alla presenza anche dell'assessora Daniela Spadoni e della vicesindaca Elisa Spada.  Erano presenti oltre alla Equipe di Intrecci di Comunità, operatori ASP e ASL, nonchè 12 Cabine di Regia: Frazione di Spazzate Sassatelli, Quartiere Zolino, Quartiere Pedagna, Quartiere Campanella, Zona industriale-Centro Sociale Stalla, Frazione di Sesto Imolese, Frazione di Fabbrica/Ponticelli, Frazione di San Prospero, Quartiere Marconi, Centro sociale Orti Bel poggio, Frazione di Sasso Morelli, Zona Centro, una occasione per stare insieme, divertirci insieme e conoscerci, per imparare appunto ad avere a cuore il benessere di ciascuno e ciascuna. Ora vogliamo fare un passo ulteriore.

Le cabine di regia possono diventare veri e propri tavoli di lavoro partecipati sperimentali in cui evidenziare nuove sfide per il proprio territorio e anche nuove risposte. La sfida potrebbe essere quella di fare insieme un patto di partecipazione, ovvero assumersi ognuno un piccola responsabilità verso il benessere della propria comunità, per disegnare un nuovo welfare collaborativo.

Il patto parte dall'esame dei bisogni e delle risorse del proprio territorio, nella consapevolezza che per risolvere le criticità spesso non è necessario creare eventi nuovi, ma solamente creare alleanze tra le risorse già presenti sul territorio. Ogni attore della cabina di regia però deve sentirsi protagonista, deve sentire il dovere di prendersi cura della propria comunità, come ognuno di noi dovrebbe sentire, per disegnare insieme un nuovo welfare di comunità.

Dichiarazione dell'Assessora al Welfare, Daniela Spadoni: "Anche per quest'anno la festa degli intrecci si potrà fare: ciascuno nel proprio territorio troverà la soluzione migliore, che sarà rispettosa della vita di quel territorio, ma che si dovrà presentare come una bellissima opportunità per la frazione o il quartiere, partendo proprio dall'esame che si è fatto delle difficoltà e delle risorse del territorio. Su due territori invece si partirà con una progetto sperimentale più approfondito, al quale speriamo possa partecipare anche l'ASL, che cercherà di coinvolgere tutti gli attori del territorio per creare benessere proprio partendo dai bisogni evidenziati dalle cosiddette "Antenne di Comunità", mettendo in campo le risorse del territorio, insieme all'Amministrazione e all' ASP: Un progetto, un percorso, una strada da tracciare.  Colgo l'occasione per ringraziare l'Equipe di Costruire Comunità formata da Riccardo, Eleonora e Rachele insieme a Susi Lamieri e tutta l'ASP Nuovo Circondario Imolese perchè, anche grazie alle competenze professionali della dott.ssa Vanessa Vivoli, sta tracciando una nuova strada sulla quale spero che Imola sappia camminare anche nei prossimi anni."

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Ultimo aggiornamento: 21-02-2025, 12:23