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“Parole e musica dei diritti umani”. Ne parleranno – in occasione della seconda edizione del Premio Garbesi – il 12 aprile, dalle 17, al teatro comunale Ebe Stignani di Imola (ingresso libero), Alessandro Bergonzoni, Paolo Fresu, Carlo Lucarelli e Luigi Manconi – il vincitore del premio per la sezione Giornalismo.

Il Premio Marina Garbesi è istituito col sostegno del Comune di Imola da Ludovico Bellu, un giovane uomo autistico, figlio della giornalista scomparsa il 4 aprile 2021, per promuovere un’informazione corretta ed efficacie della condizione dei più fragili.

A dare avvio al confronto – dopo i saluti, aperti dal sindaco di Imola, Marco Panieri - una riflessione sviluppata di recente da Manconi in un editoriale per Repubblica attorno a due importanti “fatti culturali” dell’anno appena trascorso: lo straordinario successo di pubblico e di critica di C’è ancora domani di Paola Cortellesi e il successo editoriale del libro Il mondo al contrario del generale Roberto Vannacci.

Manconi ha fatto notare che il film della Cortellesi è stato visto da circa cinque milioni di persone, il 10 per cento della popolazione italiana, al netto dei minori da 0 a 16 anni, e che ciò porterebbe a ritenere che le idee e i valori che lo ispirano - l’eguaglianza, la libertà – siano egemoni. Eppure, è stato il libro di Vannacci – portatore di un’opposta visione del mondo e letto, o comunque comprato, da un decimo degli spettatori della Cortellesi – a irrompere con maggior forza nella sfera pubblico-politica e nel sistema mediatico.

Secondo Manconi, il fatto che i sentimenti e i valori progressisti siano così ampiamente radicati nella società e che, al contempo, registrino questa drammatica difficoltà a tradursi in politica, e dunque in norme e in leggi, restando per così dire “orfani”, è una conferma dell’incertezza che pervade il nostro tempo.

E’ una questione di enorme ampiezza, che coinvolge i partiti, le forze sociali, le istituzioni educative. Ma pone anche un problema ai narratori, cioè a quanti – scrittori, sceneggiatori, autori di fumetti, musicisti, registi – hanno la pretesa di raccontare il nostro tempo.

Il tema delle parole sarà il filo conduttore dell’intera serata. Le “parole non verbali” del linguaggio dell’arte che scaturiscono dalle opere di Leonardo Ottoni, ragazzo autistico di Imola, vincitore della sezione Graphic Novel del Premio Garbesi 2024, che – come recita la motivazione – è capace di “far parlare i colori”. Le parole – a volte approssimative, se non offensive – dei media quando si trovano ad affrontare le tematiche della disabilità. Ne parlerà Lorenzo Sani, consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e coautore del recentissimo “Comunicare da disabilità. Prima la persona”, un manuale deontologico e tecnico rivolto ai professionisti dell’informazione.

Le parole di monsignor Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, che lo scorso anno salutò al Teatro di Imola il pubblico e in particolare il figlio di Marina Garbesi, Ludovico Bellu, un ragazzo autistico che è il promotore del Premio. Parole tratte da uno dei suoi libri, Le parole del nostro tempo, in relazione agli effetti sociali della pandemia - scrive: “Siamo stati posti di fronte al grande tema dell'individualismo o, meglio, dell'egocentrismo, perché, in ogni relazione vera, gli equilibri cambiano: non è più soltanto il soggetto al centro di tutto ma, al centro, insieme all'io, trova posto anche un tu. È la vera rivoluzione copernicana perché possiamo capire finalmente chi siamo solo quando ci pensiamo in relazione con un altro che ce lo spieghi!”.

Dopo il sindaco di Imola Marco Panieri, porteranno i loro saluti S.E. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola; Chiara Sorbello, “Impresa e professioni”; Lorenzo Sani, Ordine nazionale dei giornalisti; Gabrio Salieri, presidente ANPI di Imola; Lara Alpi, direttore sabato sera; Paola Cesari, presidente Associazione Germoglio ODV, in rappresentanza del Tavolo Circondariale della Disabilità.

La giuria è composta da Marco Panieri (sindaco di Imola), Concita Di Gregorio (editorialista di Repubblica), Carlo Lucarelli (scrittore), Igort (Igor Tuveri, direttore di Linus), Maria Novella De Luca (inviata di Repubblica), Giovanni Rossi (FNSI), Gabrio Salieri (ANPI di Imola), Valter Galavotti (Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale), Chiara Sorbello (Associazione Impresa e professioni), Lara Alpi (direttrice del Sabato sera), Alfredo Antonaros (in rappresentanza di Ludovico Bellu).

Il Premio si avvale del sostegno dell’Associazione Impresa e professioni, di Coop Alleanza 3.0, del Con.Ami (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunale), della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, ASSCOOPER e ha il patrocinio dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani - sezione di Imola, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna e del settimanale Sabato sera.

Media partner, il quotidiano la Repubblica del gruppo editoriale GEDI.

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Ultimo aggiornamento: 09-04-2024, 15:10