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Stanno proseguendo le iniziative organizzate e promosse dal Comune di Imola, insieme ad altri enti, scuole ed associazioni per ricordare il 27 gennaio “Giorno della Memoria”. Questa mattina, alle ore 10.30, in Via Giudei si è svolta la cerimonia di Deposizione di una corona alla lapide in ricordo delle persecuzioni razziali, alla presenza del sindaco Marco Panieri, del vice sindaco Fabrizio Castellari, degli assessori Pierangelo Raffini, Elisa Spada, Daniela Spadoni, del presidente del Consiglio comunale, Roberto Visani e del vice presidente Nicolas Vacchi, delle autorità militari e religiose e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, Anpi e Aned.

Panieri: “il mondo ha bisogno di pace” - “Il mondo ha bisogno di pace, dobbiamo essere tutti impegnati a costruire la pace, in uno scenario internazionale così pieno di conflitti – ha detto il sindaco Marco Panieri, nel suo intervento, prima di deporre la corona alla lapide -. Il luogo in cui ci troviamo è un luogo di identità per la città e per la nostra storia. Anche la nostra comunità ha pagato un prezzo molto alto e il nostro pensiero, commosso, va alle vittime delle persecuzioni razziali e della Shoah e a quanti, perseguitati militari e politici sopravvissuti ai lager, hanno poi deciso con fatica di dedicare il resto della loro vita alla testimonianza e ai più giovani, a trasmettere in loro quella consapevolezza e quel senso di Memoria capace di trasformarsi in impegno per la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, la libertà e la democrazia. Il mio pensiero va Vittoriano Zaccherini, ai fratelli Augusto e Franco Dall’Osso, a Virginia Manaresi”.
Il sindaco ha poi ricordato “vi furono anche tanti italiani che rischiando e a volte perdendo la propria vita, decisero di resistere alla barbarie nazifascista, nascondendo o aiutando gli ebrei a scappare. Mi riferisco ai “Giusti tra le nazioni” e qui ad Imola ricordiamo la famiglia Edmondo Carlo Bizzi, la moglie Nerina, le figlie Bianca e Laura, e figure come don Giulio Minardi, il sindaco Amedeo Ruggi, Giuseppe Maiolani che nascosero e protessero o aiutarono a fuggire famiglie ebree”.
Nel suo intervento il primo cittadino ha rimarcato anche “l’importanza del coinvolgimento dei giovani, nel tramandare la memoria. Grazie alle scuole, in particolare all’IC 6 per la mostra “Ritorno alla vita”, allestita nella sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, all’IC 7, con le testimonianze dell’altro giorno in Consiglio comunale e agli studenti che hanno partecipato lo scorso anno al “Viaggio della memoria” e che in Consiglio comunale hanno presentato un video sull’esperienza”.
“Dobbiamo condannare gli episodi di violenza, odio, discriminazione verso minoranze etniche e religiose che sono ripresi in modo preoccupante in queste settimane. Per questo serve una cultura della pace, dell’accoglienza e dell’apertura a chi è diverso da noi ponendo al centro del nostro sguardo la dignità umana. Senza dimenticare ciò che la storia ci insegna – ha concluso il sindaco Marco Panieri -. Perché, come ha detto la senatrice a vita Liliana Segre ‘coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare’”.

Le prossime iniziative in programma

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Ultimo aggiornamento: 29-01-2024, 12:08