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Si va ad aggiungere a quelli messi in campo dal Servizio biblioteche e archivi e dal Servizio Musei e Attività Espositive, che sono stati di recente prorogati fino al 31 ottobre 2023 – In totale saranno 18 i beneficiari nei tre progetti

Dopo biblioteca e musei, anche il Parco delle Acque Minerali entrerà a far parte dei Progetti di Utilità Collettività (PUC), rivolti ai percettori di Reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi, infatti, la giunta ha deliberato di ampliare la gamma di quelli messi in campo, approvando il progetto “Prendiamoci cura del Parco Acque Minerali”.

Questo nuovo progetto, che ha come soggetto attuatore il Comune e come soggetto partner Area Blu, è finalizzato a migliorare l’aspetto e il decoro del Parco Acque Minerali e delle aree circostanti, nonché di rendere accoglienti le zone maggiormente frequentate dai cittadini e dai numerosi visitatori dell’autodromo in occasione degli eventi e manifestazioni in programma.

Nello specifico, i beneficiari, che saranno muniti di strumenti e materiali utili all’effettuazione delle attività, collaboreranno alla pulizia dell’area del parco, anche in occasione di eventi e manifestazioni in programma nelle aree adiacenti lo stadio “Romeo Galli” e l’autodromo “Enzo e Dino Ferrari”.

In totale saranno 4 i beneficiari di reddito di cittadinanza che saranno impegnati nel suddetto progetto che prevede che ogni soggetto sia coinvolto per 8 ore settimanali (si ipotizzano due giornate da 4 ore ciascuna), per una durata massima del progetto di 180 giorni.

I beneficiari verranno selezionati a seguito di specifici colloqui utili a valutare le competenze personali, la propensione a svolgere attività ausiliare in ambito ambientale e la disponibilità in termini di orari e giornate di presenza.

I Progetti di Utilità Collettiva (PUC)

Nell’ambito del Patto per il lavoro e per l'inclusione sociale, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono impiegati in Progetti di Utilità Collettiva (meglio noti come PUC). Ad oggi, con “Prendiamoci cura del Parco Acque Minerali”, il Comune di Imola ha messo in campo 3 progetti, elaborati rispettivamente dal Servizio biblioteche e archivi; dal Servizio Musei e Attività Espositive e dal Settore urbanistica. A questo proposito, va ricordato che a inizio novembre il Comune ha approvato la proroga fino al 31 ottobre 2023 dei Progetti di Utilità Collettiva denominati “Biblioteche accoglienti” e “Musei beni comuni”, che vedono rispettivamente l’impiego di 2 percettori di reddito di cittadinanza in biblioteca e di 12 nei musei.

Il principio cardine dei PUC è che le attività previste nell’ambito dei progetti non sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. In particolare, i percettori di Reddito di Cittadinanza non possono svolgere attività in sostituzione di personale dipendente dall’ente pubblico proponente o dall’ente gestore nel caso di esternalizzazione di servizi o dal soggetto del privato sociale; non possono altresì ricoprire ruoli o posizioni nell’organizzazione del soggetto proponente il progetto e non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro. I beneficiari di Reddito di Cittadinanza devono mettere a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non inferiore a otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali.

“I progetti PUC legati al Reddito di Cittadinanza danno l'opportunità ai percettori di intraprendere un’esperienza di lavoro, integrazione e sociale nella propria città attraverso la nostra società in housing Area Blu, che ne guiderà l'addestramento e li coordinerà nelle attività basilari di manutenzione del Parco delle Acque Minerali, in affiancamento alle proprie risorse. I percettori di Reddito di Cittadinanza coinvolti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali dei beneficiari, con quelle acquisite eventualmente in altri contesti e in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti al Centro per l'impiego e, successivamente, con il responsabile del servizio di Area Blu in cui il soggetto viene accolto” dichiara Pierangelo Raffini, assessore ai Lavori pubblici.


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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03