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Questa importante delibera si inserisce fra le azioni che la nostra Amministrazione ha già intrapreso in materia energetica prima e dopo lo scoppio di questa emergenza. Infatti, fin dall'insediamento della nostra Giunta sono stati avviati svariati progetti per l'efficientamento energetico di edifici appartenenti al patrimonio immobilare pubblico (fra i quali, alcuni comparti di edilizia residenziale pubblica, il revamping del Teatro Comunale Stignani e alcune scuole comunali), inoltre con il bando da oltre 20 milioni di euro emesso mesi fa per la nuova illuminazione urbana si prevede nel 2023 la sostituzione di tutti i 12.000 punti luce presenti in città con la tecnologia LED. Queste scelte hanno e avranno un impatto notevole sul medio termine, insieme alla costituzione della prima comunità energetica presente in Emilia-Romagna, all'ammodernamento di alcune infrastrutture presenti nella nostra città e dall'ordinanza di qualche settimana fa che ha rinviato l'accensione degli impianti termici di riscaldamento fino al 7 novembre e limitato fino al 30 novembre l'accensione a massimo 10 ore giornaliere.

Tuttavia, i rincari attuali dei costi dell'energia impongono provvedimenti che impattino nel breve termine. Nel 2022, fino ad oggi, il Governo Draghi era intervenuto concretamente in sostegno agli Enti Locali con una serie di misure, a partire da risorse aggiuntive per compensare le maggiori spese: 651.000€ messi a disposizione per il Comune di Imola oltre agli 818.000€ avanzati dal fondo COVID che sono divenuti utilizzabili con una scelta del Governo per l'emergenza energetica. Oltre a queste, sono stati adottati provvedimenti per promuovere il contenimento dei consumi (c.d. "Decreto Cingolani"). Ora però ci troviamo senza una copertura adeguata in vista del 2023 e sul 2022 al momento non è stata prevista alcuna ulteriore misura, proprio mentre erano attese per chiudere i bilanci e impostare quelli di previsione. Dalle prime dichiarazioni sulla legge di bilancio per il prossimo anno non è sembrato essere un tema fra le priorità e le risorse previste dal governo non sembrano essere sufficienti per affrontare la situazione. Si è parlato di 800 milioni di euro destinati agli Enti Locali, ma se spalmati su quasi 8.000 Comuni non sono assolutamente sufficienti.

Di conseguenza, per la tenuta dei conti pubblici del nostro Ente, siamo arrivati a una scelta netta e impattante sulla vita dei cittadini come lo spegnimento notturno dell'illuminazione pubblica fino a 4 ore e con la mitigazione della potenza dell'impianti ove possibile senza arrecare rischi alla sicurezza pubblica. Siamo consapevoli della portata di questa misura e della responsabilità aggiuntiva che ricade sulle spalle delle Forze dell'Ordine locali e dell'Amministrazione Comunale, per questo abbiamo svolto nei giorni scorsi tutti gli approfondimenti necessari e le opportune verifiche prima di procedere. Ovviamente sarà garantita l'illuminazione delle rotatorie, degli attraversamenti pedonali, dei collegamenti principali nord-sud ed est-ovest della città oltre a situazioni urbane specifiche segnalate dalla Polizia Locale: tutte le eccezioni saranno stabilite con un'ordinanza specifica che arriverà nei prossimi giorni. Nella delibera di oggi trova posto anche il vademecum dei comportamenti virtuosi sul risparmio energetico per i cittadini e per i dipendenti degli uffici comunali.

Nel frattempo, continuiamo a chiedere con forza al governo di intervenire con forza per fronteggiare l'emergenza energetica a sostegno, oltre che delle famiglie e delle imprese, anche degli Enti Locali. Chiediamo di considerare l'adozione di ulteriori misure che possano agevolare e semplificare la situazione finanziaria dei Comuni in vista del 2023, come contributi straordinari per i consumi energetici, l'abbassamento della quota da trattenere per il fondo di dubbia esigibilità, la possibilità di utilizzare risorse derivanti dall'avanzo libero 2022 per il bilancio di previsione 2023, l'eliminazione del vincolo di destinazione per i proventi sulle rinegoziazioni, l'accollo parziale del debito degli enti locali da parte dello Stato per liberare alla spesa corrente da destinare ai servizi, oltre ad agevolazioni fiscali per il teleriscaldamento che ad oggi non ha ancora goduto di alcun beneficio.

Sono alcune proposte su cui invito il Governo e gli enti locali a riflettere per capire com'è meglio proseguire, nell'interesse dei cittadini, delle famiglie, delle imprese e per la tenuta del nostro tessuto economico e sociale. L'emergenza, infatti, è più attuale che mai e servono risposte concrete in tempi brevi.

Marco Panieri
Sindaco di Imola

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 07:09