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Quali sono le abitudini dei lavoratori imolesi rispetto agli spostamenti casa-lavoro? Usano l’auto per recarsi sul luogo di lavoro? Se sì, perché preferiscono l’auto e cosa potrebbe spingerli verso l’adozione di abitudini di mobilità più salutari e sostenibili, come la bicicletta, i veicoli elettrici o i mezzi pubblici?

Queste sono solo alcune delle domande alle quali lavoratori e lavoratrici di diverse importanti aziende del territorio imolese, del Comune e di Area Blu potranno rispondere

compilando il questionario online formulato nell’ambito del progetto europeo Transit, con l’obiettivo di rivelare quali sono le reali abitudini di mobilità e le reali difficoltà dei lavoratori negli spostamenti casa-lavoro. In totale si tratta di alcune migliaia di lavoratori e lavoratrici coinvolti nel questionario, che potranno far capire le loro modalità di spostamento casa-lavoro.

Spada: “abbiamo presentato il questionario ai mobility manager il 4 febbraio” - “Il 4 febbraio abbiamo presentato il questionario al “Tavolo di confronto”, che abbiamo formato la primavera scorsa con i mobility manager di varie aziende, insieme al Comune e ad Area Blu, anche grazie alla collaborazione di realtà come Teapak e Cefla e dello stakeholder Gabriele Landi dell’Associazione Futuro in Comune Imola. Le aziende, tra le quali ad oggi sono presenti Cefla, Eurovo, Hera, Sacmi, Tazzari e Teapak e i relativi mobility manager, già impegnati nelle rispettive realtà a promuovere la mobilità sostenibile, hanno aderito con grande disponibilità e sensibilità nell’idea condivisa che sia importante mettere a sistema le loro azioni e quelle del Comune per il benessere di lavoratori e lavoratrici” spiega Elisa Spada, assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile, che aggiunge “il progetto Transit, che sul Comune di Imola abbiamo declinato sugli spostamenti casa-lavoro, è un’occasione importante per iniziare a lavorare in rete con le aziende del territorio e sviluppare sinergie che ci permettano di essere sempre più efficaci nel promuovere la mobilità dolce come modalità quotidiana di spostamento”.

Transit, un progetto finanziato dall’Unione Europea - Transit, infatti, è un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ che vede tra i suoi partner il Comune e l’Università svedese di Karlstad (Coordinatrice del progetto), SERN (Sweden Emilia-Romagna Network), l’Unione Pedemontana Parmense, il Comune di Abegondo (Spagna), la ONG Ecocity (Grecia), specializzata nella promozione della mobilità sostenibile, e Lepida Scpa, società controllata dalla Regione Emilia-Romagna, che si occupa di fornire connettività e servizi informatici agli enti pubblici. Anche il Comune di Imola collabora, attraverso la sua adesione alla rete SERN (rete transazionale bilaterale di enti pubblici e privati italiani e svedesi), alle attività del progetto Transit, in qualità di Partner Associato.

Il questionario va compilato entro il 4 marzo – A distribuire il questionario ai propri dipendenti sono le stesse aziende ed enti che fanno parte del “tavolo di confronto” istituito ad Imola. I lavoratori dovranno rispondere al questionario entro il 4 marzo 2022. Seguiranno, poi, l’elaborazione e l’analisi dei dati emersi, i quali saranno successivamente presentati durante la riunione tra i partner di progetto, fissata per il mese di aprile ad Abegondo (Spagna).

“Il questionario è la prima di una serie di azioni che vedranno protagonista questo Tavolo e che costituirà una base comune di dati utili su cui costruire politiche di mobilità che partano da una lettura attenta delle abitudini delle persone - aggiunge l’assessora Spada -. Il progetto Transit si affianca e dà forza al progetto regionale Bike To Work (entrambi triennali 2021-2023) al quale il Comune di Imola ha aderito nel 2021. La mobilità dolce è una delle linee di azione trasversali che come Assessorato all’Ambiente e Mobilità Sostenibile porto avanti con l’Assessore allo Sviluppo Economico Raffini nell’idea di promuovere la sostenibilità come valore e carattere distintivo delle aziende del nostro territorio”.

Da parte sua, sottolinea Pierangelo Raffini, assessore Sviluppo Economico: “ho trovato subito interessante questo progetto di sostenibilità legato al mondo del lavoro: fornire infrastrutture e strumenti che aiutino a migliorare la qualità della vita e riducano l'impatto sull'ambiente è ormai una necessità sentita non solo dai cittadini, dai lavoratori ma anche dalle imprese e dal mondo degli investitori”.


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Ultimo aggiornamento: 17-04-2024, 12:02