Il futuro delle nostre città non può prescindere dalla diversità e dalla relazioni interculturali

Nei giorni scorsi, nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato – 20 giugno, Daniela Spadoni, assessora al Welfare e Immigrazione del Comune di Imola ha partecipato alle visite organizzate dal Nuovo Circondario Imolese ai punti di accoglienza abitativa presenti ad Imola, che fanno parte del progetto di seconda accoglienza gestito dal Circondario stesso.

“Forse anche per la nostra città è giunto il momento di riflettere se siamo seriamente intenzionati a costruire una comunità viva e inclusiva – dichiara Daniela Spadoni, assessora al Welfare e Immigrazione -. Il futuro delle nostre città non può prescindere dalla diversità e dalle relazioni interculturali, perché solo così diventiamo più ricchi umanamente e culturalmente. Spero che questa giornata ci ricordi e ravvivi il segno che ha sempre contraddistinto Imola: la capacità di accoglienza, di lottare per la pace e di combattere le discriminazioni e le disuguaglianze.
E il lavoro di tanti sul nostro territorio ne è la dimostrazione reale. L’integrazione passa dalla formazione, dall’apprendimento di lingue e regole, dall’avvio di attività lavorative e professionali. La pandemia può averci cambiati, non è scontato che questo sia avvenuto in meglio, lo speriamo e lo desideriamo. Nella sua tragicità e violenza il virus ci ha insegnato che siamo tutti sotto lo stesso cielo indissolubilmente legati gli uni agli altri, che il benessere della nostra città non può prescindere dal benessere di ciascuno.

Ringrazio le realtà del Terzo settore impegnate ogni giorno con professionalità a rendere concreto questo obiettivo di accoglienza e inclusione sociale”.