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“Una nonna ‘green’, antesignana della cultura del riutilizzo e dei prodotti a chilometro zero”. Daniela Dalfiume tratteggia così, in sintesi, il profilo della nonna Egista Morellini, che proprio ieri ha compiuto e festeggiato i 100 anni, circondata dall’affetto delle figlie Bruna e Giovanna, dei generi, delle nipoti e pronipoti e di tante amiche e vicine di casa, oltre che del parroco don Marco Renzi.
Mentre a formularle gli auguri a nome della Città di Imola, consegnandole la medaglia dei centenari, è stato il sindaco Marco Panieri.

Nata a Fabbrica, frazione di Imola, in una famiglia nota come “i Rigulen”, che gestiva l’osteria locale, ultima di cinque fra fratelli e sorelle, Egista Morellini ha cominciato fin da bambina a lavorare nell’orto, un impegno che poi è diventata la sua passione. Rimasta orfana della mamma in età precoce, ha dovuto rimboccarsi le maniche e aiutare nelle faccende domestiche.
Poi nel 1940 il matrimonio con Pietro Martelli e la nascita delle figlie Bruna e Giovanna.
Rimasta vedova a 36 anni, si è data ancor più da fare per allevare le figlie e lavorare, trovando posto prima come operaia in una segheria e poi in un caseificio.
Una famiglia matriarcale, la sua, dove buon senso, tenacia, spirito di sacrificio, determinazione nel superare gli ostacoli si sono sempre abbinati alla cura ed all’affetto per le figlie. Una donna dalla tempra forte, con chiari punti di riferimento nella vita.
E quella passione per coltivare l’orto che continua tuttora. “Fino a qualche mese ha zappato e seminato le verdure - racconta la nipote Daniela -, mentre oggi va sempre nell’orto dietro casa, ma adesso lo fa per dare indicazioni a noi, con la grinta di sempre”.

Ancora oggi ben in forma, asseconda la sua attenzione all’ambiente seguendo in televisione trasmissioni come Linea Verde e le altre che si occupano di temi legati alla natura.

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Ultimo aggiornamento: 19-01-2024, 11:58