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La giunta comunale viaggia a passi spediti per rendere possibile l’apertura dei centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni.

Dopo che nei giorni scorsi ha approvato le linee di indirizzo per i centri estivi 2021 e ha aderito, in qualità di ente capofila del Nuovo Circondario Imolese, al “Progetto per la conciliazione vita-lavoro 2021”, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, ora si appresta a pubblicare l’avviso pubblico per i gestori dei centri estivi che intendono aderire al suddetto progetto regionale.

I gestori avranno tempo dal 10 al 25 maggio per presentare la propria candidature per iscriversi all’apposito elenco a livello di Circondario Imolese (tutte le informazioni sono pubblicate dal 10 maggio nel sito del Circondario Imolese e in quelli dei singoli Comuni).
Le domande dovranno essere inviate al Comune in cui l’ente gestore ha la propria sede legale. Gli enti gestori non aventi sede legale all’interno del Circondario Imolese dovranno presentare la propria candidatura al Comune in cui si trova la sede operativa del servizio estivo con cui intendono aderire al progetto di conciliazione.

Questa iscrizione costituisce per loro un passaggio importante, perché le famiglie che scelgono i corsi estivi proposti dai gestori iscritti al suddetto elenco potranno beneficiare dei contributi previsti dalla Regione nell’ambito del “Progetto per la conciliazione vita-lavoro 2021”.

Finanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo, il progetto è promosso dalla Regione per sostenere l’accesso alle attività estive da parte degli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (3/13 anni), nel periodo di sospensione estiva delle attività scolastiche. Ai Comuni del Nuovo Circondario Imolese la Regione ha destinato 184.624,00 euro.

Le attività estive sono fra le offerte consolidate di Imola e del territorio circondariale e rappresentano un sostegno alle famiglie che si rinnova e si amplia di anno in anno. Un servizio tanto più prezioso dopo un altro anno scolastico fortemente segnato dalle limitazioni dovute alla pandemia. E’ dunque giusto e doveroso favorire ogni occasione di incontro, di socializzazione, di ritrovo fra bambini e bambine, con i loro coetanei anche in questi contesti extrascolastici” spiega Fabrizio Castellari, vice sindaco ed assessore alla Scuola.

La nostra è una città davvero ricca di associazioni e di proposte e siamo onorati di essere comune capofila del territorio del Circondario” continua il vice sindaco Castellari, che aggiunge “siamo certi che questa ricchezza di realtà si tradurrà in altrettante proposte: progetti formativi e culturali, di conoscenza del territorio, di valorizzazione ambientale, di pratica sportiva e tante attività ludiche e motorie e di socializzazione. Dopo due anni scolasticisegnati dal Covid ce n’è davvero tantissimo bisogno. C’è una grande voglia in tutti i bambini e adolescenti di ripartire, di riprendere pieno possesso delle occasioni di incontro e di vita di relazione e dunque come l’anno scorso ci aspettiamo una grande risposta da parte delle famiglie, che potranno richiedere l’accesso ai bonus a partire dalla pubblicazione dell’apposito avviso pubblico, prevista nella seconda metà di maggio”.

"La Regione Emilia Romagna dimostra ancora di più di volere sostenere le famiglie, perché abbiano gli strumenti per usufruire delle molteplici e qualificate proposte educative per l 'estate . Non lasciamo i nostri figli a casa da soli, offriamo loro la possibilità di stare con gli altri, perché  possano giocare e divertirsi in modo sano e sicuro. Ora tutte le famiglie lo possono fare" dichiara da parte sua Daniela Spadoni, assessore al Welfare e politiche famigliari.

Per capire l’importanza dei centri estivi basta guardare proprio le cifre dell’anno scorso: nel 2020 per il Nuovo Circondario Imolese hanno presentato la propria candidatura 55 gestori di campi estivi (29 nel comune di Imola) e hanno usufruito del contributo 531 famiglie (248 nel comune di Imola) per un contributo complessivo erogato pari a € 147.701,00 (€ 53.543,00 nel comune di Imola).

Caratteristiche del bonus

Le risorse stanziate dalla Regione sono destinate a finanziare i bonus per le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni, quindi nati dal 2008 al 2018, che potranno contare su un contributo massimo di 336 euro a figlio - nel limite di 112 euro a settimana per tre settimane - per la frequenza ai Centri estivi: i contributi verranno erogati alle famiglie a seguito della fruizione del servizio quale rimborso totale o parziale, in funzione del costo effettivo, della rata di frequenza settimanale.
La novità rispetto allo scorso anno è che è stata innalzata la soglia Isee, entro la quale è possibile fare richiesta del contributo, che passa da 28mila a 35mila euro (Isee 2021 o, in alternativa per chi non ne fosse in possesso, quella 2020).

“Questo testimonia come il progetto si rivolga praticamente a tutte le famiglie. Come ogni anno, anche per questa estate ci aspettiamo, pertanto, una grande adesione da parte delle famiglie dei nostri Comuni, anche oltre le 531 dello scorso anno, visto anche che il sostegno economico che la Regione ha messo a disposizione del territorio del nostro Circondario sfiora i 185 mila euro, cifra superiore ai 147 mila euro dell’anno scorso” commenta Castellari, che aggiunge “a dimostrazione di quanto questo progetto garantisca l’inclusione di tutti, in aggiunta a quelle finanziate dalla Regione, come Comune metteremo a disposizione ulteriori 100 mila euro di nostre risorse, per l’integrazione e la partecipazione alle attività di tutti, anche dei bambini e delle bambine diversamente abili”.

Chi ha diritto al bonus

I contributi vengono concessi alle famiglie (anche affidatarie) composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e residenti in Emilia-Romagna.
Possono chiedere il bonus anche le famiglie nelle quali, uno o entrambi i genitori siano fruitori di ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità) o quelle in cui uno o entrambi i genitori siano disoccupati, purché partecipino alle misure di politica attiva del lavoro definite dal Patto di servizio (strumento utilizzato dai centri per l'impiego per formalizzare un accordo con disoccupati ed occupati sul progetto per l'inserimento lavorativo o la partecipazione ad un percorso formativo).
Infine, possono richiedere il contributo anche le famiglie in cui un genitore si trovi nelle situazioni sopra elencate e l'altro sia impegnato in modo continuativo in compiti di cura, se nel nucleo familiare è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente. L’avviso pubblico per la presentazione delle domande di contributo da parte delle famiglie sarà pubblicato nella seconda metà di maggio.

Le famiglie che presenteranno domanda e che saranno ammesse a contributo potranno usufruire del bonus solo qualora scelgano di iscrivere i propri figli in uno dei centri estivi accreditati nell'ambito del progetto conciliazione.
L'elenco dei centri estivi accreditati a cui le famiglie possono accedere per avere il contributo sarà pubblicato sul sito del Comune a seguito dell'espletamento dell’avviso pubblico per la loro individuazione.

L'iscrizione al campo estivo andrà fatta direttamente all’associazione, ente o cooperativa che organizza il campo.

Si evidenzia, infine, che non vi è alcuna incompatibilità tra questo proposta dei centri estivi (“Progetto per la conciliazione vita-lavoro 2021”), promosso dalla Regione e in capo ai Comuni ed al Circondario Imolese e il ‘Piano estate’ proposto dal ministro Bianchi, a nome del governo nazionale, che prevede fondi per l’apertura in estate delle scuole di ogni ordine e grado, fino alle superiori comprese, le cui determinazioni sono di esclusiva competenza degli istituti scolastici. Entrambi i progetti puntano a moltiplicare occasioni di incontro e di socializzazione, obiettivo mai così prezioso come in questa estate, dopo un altro anno scolastico segnato dal Covid.

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Ultimo aggiornamento: 01-10-2024, 18:01