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Questa mattina, nella sala del Consiglio comunale, si è svolto il convegno “Io ascolto”, per presentare le attività realizzate dagli studenti delle prime classi della scuola secondaria di primo grado “Innocenzo da Imola” - Istituto Comprensivo 2, nell’ambito del progetto Unicef “Scuola Amica”.

Il progetto è stato promosso da Unicef Italia in occasione della ratifica italiana della Convenzione ONU su diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, avvenuta 30 anni fa, il 27 maggio 1991 ed è dedicato alla conoscenza e all’attuazione dei diritti di bambine, bambini e adolescenti nelle scuole di ogni ordine e grado. Al termine del percorso è previsto per la scuola il riconoscimento di “Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.

Sono intervenuti il sindaco, Marco Panieri, la prof.ssa Adele D’Angelo, dirigente scolastica reggente dell’IC2, il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, il vice sindaco e assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari, il presidente provinciale e Unicef Bologna, dott. Raffaele Pignone e il prof. Massimiliano Martorelli, docente referente del progetto.

“L’idea è partita da una proposta della dirigente Maria Di Guardo (in questo momento sostituita per ragioni di salute dalla reggente Adele D'Angelo, n.d.r.), che mi ha suggerito di aderire al progetto” ha spiegato il professor Massimiliano Martorelli, docente di educazione tecnica all’Innocenzo da Imola, vaste competenze in materia in quanto è architetto, designer, cartoonist e saggista.

Il progetto, ideato e curato dal prof. Massimiliano Martorelli e declinato in tre proposte - una mostra di elaborati dei ragazzi, un documentario e un progetto fotografico d'autore - ha avuto come finalità quella di permettere ai ragazzi di confrontarsi con la solitudine dell’isolamento indotto da un mondo adulto sempre più incapace di ascoltarli. Gli alunni, soprattutto quelli delle prime medie, sono stati coinvolti in un lungo lavoro, hanno fatto squadra, è stato valorizzato il loro talento, è stata sviluppata in loro l'empatia, hanno messo a frutto le loro potenzialità, mettendo in luce una linea che ha tradotto i colori della pandemia (rosso, arancione, giallo), al fine di far crescere in loro stessi la fiducia per poi arrivare alla 'rinascita' del dopo emergenza Covid.

Nel corso dell’incontro odierno, sono stati presentati un documentario, una mostra di elaborati realizzati dagli alunni e una mostra fotografica d’autore dal titolo “Girandola di colori, sperimentazioni semplici”, con attori i più piccoli e realizzata dallo stesso Martorelli con il suo caratteristico bianco e nero. Inoltre, si sono esibiti alcuni studenti e studentesse dell’indirizzo musicale della scuola “Innocenzo da Imola”.

“Ci fa molto piacere ospitare la vostra iniziativa nelle sale del Comune, che è la casa di tutti i cittadini, perché impegnarsi nella cultura, tanto più in questo periodo, vuole dire guardare avanti, al futuro. Per un ritorno alla normalità che ci deve insegnare, come dice il vostro progetto, ad ascoltare, in particolare le voci di voi ragazzi e ragazze” ha detto il sindaco Marco Panieri.

Rivolto ai giovani studenti e studentesse, da parte sua il vescovo Giovanni Mosciatti ha sottolineato: “voi state facendo moltissimo per noi, perché ci provocate ad ascoltare e non soltanto a sentire. Dobbiamo veramente metterci in ascolto con il cuore e con le orecchie ben aperti, per lasciarci provocare. Voi ci spingete a cambiare, e se non cambiamo, rischiamo di seccarci come le piante”.

“Con il vostro progetto, uno dei più belli realizzati in città al tempo del Covid, ci avete richiamato ad un atteggiamento di responsabilità maggiore, che non sempre abbiamo tenuto. In questo progetto c’è il senso di una comunità che si è presa per mano e ha trasformato una difficoltà in una opportunità di crescita” ha concluso il vice sindaco ed assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari.

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Ultimo aggiornamento: 01-10-2024, 17:59