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La Giornata Internazionale della Donna è un momento di festa ma anche un momento per riflettere sui diritti delle donne ora e in prospettiva, per fare il punto su quelle che sono le conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile e definire delle priorità nelle nostre azioni. L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile vede, tra i 17 obiettivi, l’obiettivo 5: “Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”. Questo obiettivo viene declinato ponendo attenzione a eliminare tutte quelle azioni che limitano la libertà delle donne, ragazze e bambine - dalla discriminazione, alla violenza, alla mutilazione – ed a garantire la piena possibilità di partecipazione e leadership in ambito politico, economico, della vita pubblica e l’emancipazione a tutti i livelli.

 

La pandemia ha messo drammaticamente in luce la fragilità della condizione della donna: sono cresciuti i femminicidi, 12 dall’inizio del 2021, fra cui anche quello di Ilenia Fabbri, che ci ha toccato così da vicino, mentre gli omicidi più in generale risultano in calo e si è ridotto il tasso di occupazione: il 98% di chi ha perso il lavoro a causa del Covid è donna.

 

Questi dati testimoniano con forza che la violenza contro le donne, a qualunque livello si manifesti, è sempre un male da estirpare, che non può trovare nessuna forma di giustificazione: tutti dobbiamo fare di più, per far crescere una cultura ed una consapevolezza del rispetto della donna. Dobbiamo essere in grado di dare più ascolto alle donne, di cogliere la violenza in atto fin dai primi segnali, senza aspettare che sfoci in qualcosa di più grave e drammatico.

Un ascolto e un’attenzione che vada a tutelare le donne e i loro figli, troppo spesso anch’essi vittime innocenti della violenza che colpisce le loro madri.

C’è un sforzo di educazione alla cultura dei sentimenti e del rispetto che in primo luogo come istituzioni, come scuola, come realtà associative a tutti i livelli e naturalmente come famiglia dobbiamo compiere tutti, per essere al fianco delle donne, per non lasciare sola nessuna. E c’è uno sforzo che dobbiamo fare tutti, per fare rete nel momento del bisogno, facendo capire che possono e devono denunciare con forza qualsiasi forma di violenza, sapendo che saranno ascoltate e accolte, ponendo piena fiducia nelle istituzioni, nelle forze dell’ordine e nelle strutture nate per dare loro ospitalità nei momenti più difficili.

 

Insieme a questo, dobbiamo essere consapevoli che non ci può essere vero progresso e sviluppo in campo economico, sociale e culturale se non c’è pieno rispetto delle donne e del loro ruolo nel mondo del lavoro e più in generale nella società. Un ruolo fondamentale, come dimostra il grande lavoro compiuto dalle tante donne impegnate tutti i giorni, da oltre un anno, nella lotta alla pandemia in tutti i campi, a cominciare da quello sanitario: a tutte loro va il nostro grazie e la nostra riconoscenza.

E’, pertanto, indispensabile una maggiore e crescente attenzione nel campo dei diritti nel mondo del lavoro, dalla parità di salario alla necessità del pieno riconoscimento dei tempi di vita, per una buona occupazione che sappia riconoscere la piena dignità del lavoro femminile.

Le donne, di ogni età, di ogni etnia e credo religioso, di ogni luogo devono poter liberare i propri sogni e trasformarli in pari opportunità.

 

Partendo da queste considerazioni, sappiamo che le politiche che vengono messe in campo devono essere consapevolmente trasversali e mirate a prevenire in modo strutturale la violenza e investire sul lavoro femminile, un investimento strategico per la crescita del nostro territorio e più in generale del Paese, promuovendo la cultura della parità di genere in ogni suo aspetto e declinazione.

Questa trasversalità è alla base del lavoro della giunta, con tre Assessore, che si sta impegnando a mettere in campo azioni capaci di coniugare questi aspetti, al Consiglio Comunale che vede 14 Consigliere attente e attive,  e alla  Commissione Pari Opportunità, che è uno strumento di partecipazione attiva delle donne della nostra comunità alla definizione di politiche di genere, con uno sguardo ampio sulla situazione italiana e nel contempo proposte concrete sulla nostra realtà territoriale.

L’augurio di un buon 8 marzo va a tutte le donne, per costruire insieme il percorso verso il pieno riconoscimento dei loro diritti. Solo così potremo costruire un mondo migliore, per tutte e per tutti.

 

 

 

         Il Sindaco                                                                                      L’Assessora alle Pari Opportunità

      Marco Panieri                                                                                                     Elisa Spada

                                                           

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Ultimo aggiornamento: 19-01-2024, 11:58