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Il tema "GIORNALISMO E SPORT: A CACCIA DI MITI O VERITA'", nonostante le difficili interpretazioni, ha stimolato la creatività di oltre 600 studenti delle scuole superiori imolesi. Il primo anno in "dialogo" con l'intelligenza artificiale. I commenti e le classifiche per le due sezioni, articolo e multimedia. Stravincono Polo Liceale e Alberghetti nelle diverse declinazioni, ma ottimo secondo posto del Paolini e buoni piazzamenti anche per i primini e le seconde di Scarabelli-Ghini.

Una terribile notizia ha funestato la vigilia, l'improvvisa scomparsa di Amelia Karkusinska 3E del Liceo Alessandro da Imola, vincitrice insieme a una compagna del terzo premio, e a cui è stato dedicato un minuto di silenzio, oltre a una iniziativa del Comitato Promotore del Premio, per proseguirne la memoria. A ritirare il premio era presente anche la mamma di Amelia, la signora Kinga Jastrzebska (vedi foto).

La traccia di quest'anno portava a due possibili linee di lavoro per i ragazzi e le ragazze: mettere in evidenza situazioni in cui il giornalismo ha creato contraddizioni e false verità, oppure realizzare una intervista-ritratto originale e avvincente, mettendosi nei panni di un possibile giornalista.

"Il giornalista non è un tifoso ma un mediatore critico. Lo sport ha bisogno di eroi, certo. Ma ha ancora più bisogno di verità. Il giornalismo può e deve essere il ponte tra le due cose."

Queste righe possono sintetizzare quel che i giovani ritengono debba essere il giornalismo autentico. Sono stati citati casi emblematici, come Brera, Mura e lo stesso Pirazzini che trovò il coraggio di fare un reportage sull'attentato terroristico alle olimpiadi di Monaco del ‘72, come testimonia nel suo libro "Dal rombo rosso al settembre nero" da cui il premio prende avvio. "Ma le scuole sono andate oltre, realizzando lavori estremamente interessanti e originali e mettendo come sempre in estrema difficoltà noi organizzatori e la giuria specializzata" sottolinea Gianfranco Bernardi, delegato regionale Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia, ideatore e promotore del premio.

"Davvero una partecipazione sorprendente. Purtroppo non ci aspettavamo la terribile notizia della morte di Amelia, ma sappiamo che i genitori sono orgogliosi di lei e del traguardo che aveva raggiunto. Un minuto di silenzio e raccoglimento è stato il minimo tributo che potevamo darle. E anche per questo stiamo pensando a un premio speciale intitolato alla sua memoria, nell'edizione 2026, proprio perché possa proseguire il suo ricordo. So quello che significa, e sapere che nessuno si dimenticherà di Amelia crediamo possa essere un minimo sollievo ai genitori e a quanti le hanno voluto bene - sono le parole di Gabriella Pirazzini. - Anche sapere che in questi mesi aveva lavorato fianco a fianco con la sua compagna ci consola, anche se nulla toglie al dolore di tutti noi.”

Tornando al premio, Moreno Grandi, Presidente della Sezione di Imola dell'Associazione Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia, si è detto "colpito nel profondo da alcune frasi: "Il talento, la tattica, il sacrificio? Roba noiosa. Meglio una polemica o uno scandalo fuori dal campo. I media sportivi sono responsabili delle carriere e delle vite dei campioni. Ma chi si prende cura della salute mentale degli atleti?"

"Il desiderio sarebbe quello di premiarli tutti, perché in ognuno c'è cuore, capacità, attenzione, riflessione e, prima o poi, lo faremo questo libro dedicato al premio" dice Vinicio Dall'Ara, componente del Comitato Promotore, insieme a Marco Isola, che aggiunge: "Anche i video quest'anno ci hanno lasciato senza parole, scovando storie particolari, intervistando atleti, allenatori, giornalisti, e cimentandosi in realizzazioni davvero tecnicamente ottime."

Opinione condivisa anche dalla giuria specializzata. Ezio Zermiani, per la categoria multimediale, ha espresso pareri lusinghieri anche rispetto a montaggio, recitazione, soggetto e sceneggiatura, dai video di denuncia agli sketch divertenti. Beppe Tassi temeva una inflazione per Sinner ma ha dovuto ricredersi: "Sono stati citati esempi di campioni diversissimi su cui ha pesato un giornalismo affannato e impreciso. Nella classifica troviamo in particolare Marco Pantani, Simon Biles, e Benedetta Pilato, ma anche altre storie emblematiche come George Best o Garrincha, l'angelo dalle gambe storte morto nella miseria."

Aggiunge Pino Allievi: "Molte le storie di sportivi un tempo venerati, poi dimenticati, travolti da dipendenze, difficoltà economiche o scandali. Bellissimi anche i titoli, Marek Hamšík campione silenzioso, Ratzenberger un pilota che morì nel giorno sbagliato. Pat Tillman l’atleta soldato, e si affrontano i legami tra sport e politica e informazione, ad esempio con la figura di Helmuth Duckadam e il regime comunista di Nicolae Ceausescu."

"Molte favole moderne dal finale triste, perché raggiungere l'apice a volte presenta un conto troppo alto... - è la riflessione che fa propria Renato D'Ulisse, - ma anche un bel monito a quei giornalisti che preferiscono restare aggrappati all’ancora piuttosto che provare a nuotare controcorrente."

"Una marea di volti giovani, dopo quella dei tifosi che ha travolto Imola nelle giornate del Gran Premio - commenta Gian Carlo Minardi presidente di Formula Imola, che ospita ogni anno la manifestazione nella sala stampa intitolata a Ezio Pirazzini, il giornalista scomparso nel 2010 e la cui penna ha sempre unito cronaca e racconto -. Spero questo porti fortuna, perché fu proprio Pirezio a dire che un autodromo che si chiama Enzo e Dino Ferrari deve per forza essere il teatro della Formula Uno".

Per il Sindaco di Imola Marco Panieri: “Questa edizione del Premio Pirazzini ha saputo unire l'entusiasmo delle nuove generazioni con la profondità dei valori che lo sport e il giornalismo condividono: verità, passione e responsabilità. La creatività, l’impegno e la sensibilità dimostrati da ragazze e ragazzi ci restituiscono fiducia nel futuro e nel loro sguardo critico e attento. Purtroppo, la cerimonia è stata segnata da un dolore profondo: la scomparsa improvvisa di Amelia Karkusinska. A lei va il nostro pensiero più affettuoso, con l’impegno a conservarne la memoria e il talento. Rinnoviamo la nostra vicinanza alla famiglia, alla scuola, agli amici. Ringrazio tutte le scuole, i docenti, il Comitato promotore e i partner del Premio per aver reso possibile un’iniziativa così ricca di senso e qualità.” Per Elena Penazzi, assessore all'Autodromo “Il premio Pirazzini esprime appieno il nostro impegno nel coinvolgere gli studenti nelle attività della città, dello sport e ovviamente dell'Autodromo, struttura che può offrire opportunità e ispirazione ai giovani. Per Gianna Gambetti, assessora alla Scuola "la riconferma di una generazione che è molto diversa da come viene spesso dipinta proprio dai giornali stessi, perché la cronaca raccoglie il peggio, ma manifestazioni come questa sanno fare emergere il meglio, un meglio peraltro molto diffuso". Infine le parole di Fabrizio Castellari, imolese, consigliere regionale componente della V commissione Giovani, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità: "Il giornalismo autentico e appassionato costruisce una società migliore. Lo sport è tra le prime e più preziose palestre di vita dei nostri ragazzi. La serietà con cui hanno affrontato questo concorso è anche la dimostrazione di quanto la scuola possa essere veicolo di valori sani, fondamentali per la crescita e la formazione di ognuno".

Entrando nel merito del Premio Gabriella Pirazzini sottolinea: “E’ stato il primo anno di confronto con l'intelligenza artificiale, non ammessa nei singoli elaborati, che sono stati vagliati da ben 4 app di riconoscimento IA. – conclude -. E mi ha stupito il lavoro di ricerca operato dalle classi e l'impegno oltre misura degli insegnanti, come dimostra il primo premio nella sezione letteraria che ha visto addirittura un Laboratorio di Giornalismo per il Concorso Pirazzini 2025."

Un grazie particolare va a tutti gli sponsor che sostengono questo premio e che accompagnano la giornata della premiazione con la loro presenza e grande entusiasmo: Giovanni Bettini presidente CLAI, Alessandro Parra e Gabriele Accorsi Financial Advisor Allianz Bank, CONAMI, Terre e Motori, Agrimola con Marco Sassi, BCC Romagna Occidentale, con il vice presidente Maurizio Concato, CNA Imola con il presidente Luca Palladino e il direttore Ornella Bova, Confindustria Emilia Area Centro delegazione imolese, la CIA Confederazione italiana agricoltori con Romolo Pirazzini e i suoi produttori (Azienda Vitivinicola Giovannini in primis, e Apicoltura Paradisi, Il sole nella frutta, l'azienda agricola Casetta, la Torretta), Giraldi Editore con Rossella Bianco e Minerva Edizioni (new entry) con Roberto Mugavero, la Tenuta Poggio Pollino per l'ospitalità preziosa e lo staff di "Con i frutti della terra" media partner insieme a QN il Resto del Carlino, il giornale di cui fu inviato speciale Ezio Pirazzini.

Complicato il lavoro della giuria, non solo per i tanti lavori meritevoli, ma anche perché ogni elaborato è passato al vaglio di 4 app per scovare interventi dell'Intelligenza Artificiale, non ammessa nei singoli articoli. Anche in questa edizione molti ex aequo, (l'assegno non viene diviso, ma moltiplicato) e tantissime menzioni a pochi centesimi di punto dal podio. Unanimità solo nei primi classificati assoluti delle due sezioni: sul gradino più alto della sezione multimedia "La verità corre veloce", un video perfetto di GIULIA CIUPERCA della 4aG liceo linguistico Alessandro da Imola, che fingendosi regina del gossip, denuncia che dietro lo sport si cela spesso altro. "Quando trovi la verità ti fanno sparire." Ottima realizzazione per sceneggiatura, recitazione, montaggio, molto ben articolata con voce narrante e presenza scenica della conduttrice.

Unanimità anche per il vincitore della sezione articolo: con l'assegno andato al LABORATORIO DI GIORNALISMO coordinato dal prof Fabio Rizzoli con la collaborazione del prof Gian Luca Poggi, che ha coinvolto oltre 60 studenti dell'IIS Alberghetti, sia liceo scientifico che tecnico, e che ha proprio analizzato le potenzialità ma anche le incertezze dell'uso dell'intelligenza artificiale, in questo caso utilizzata in maniera trasparente e manifesta. La modalità di lavoro si è svolta su tre filoni: ricerca di notizie su argomenti sportivi, uso di A.I. generativa con controllo veridicità/attendibilità delle fonti e infine riflessioni personali. A ritirare il premio, oltre al prof. Rizzoli, tre ragazzi che hanno partecipato attivamente: Davide Benassi (Telecomunicazioni), Michela Costa (Liceo) ed Emanuele Di Marzio (Meccanica).

Ai primi classificati un assegno di 300 euro, ai secondi 200 euro, e ai terzi classificati 100 euro, con quota integrale a tutti gli ex aequo. Inoltre libri, omaggi personalizzati e gadget di Formula Imola, nonché pass per prossime gare del circuito imolese.

Premiati anche insegnanti che si sono distinti in particolar modo: motivatore dell'anno Gian Luca Poggi (Alberghetti) cui va un'opera in ceramica di Ermes Ricci, che riproduce su un piatto il gilet scozzese in rilievo di Ezio Pirazzini. Prodotti forniti dagli sponsor Cia, Agrimola e Clai alle Professoresse che hanno mostrato particolare impegno ed entusiasmo: Irene Montanari e Maria Grazia Sini del Liceo Linguistico Alessandro da Imola, e Maria Rossella Catalano (Alberghetti) il cui lavoro su 4 classi ha portato alla realizzazione di fogli tabloid "Il resto dello sport".

Un premio speciale ai 22 alunni della 5E del Liceo linguistico che hanno veramente colpito la giuria nella sezione articolo, e un riconoscimento per insegnanti storici e alcune giovani leve.

Infine gli assegni alle Scuole che si sono particolarmente distinte. Al dirigente Paolo Nardiello per il Polo Liceale, e al dirigente Marco Macciantelli per l'IIS Alberghetti, 200 euro che in questo caso saranno destinati all'acquisto di materiale multimediale per il laboratorio teatrale di istituto.

PODIO E MENZIONI

SEZIONE ARTICOLO classifica

1.o premio assoluto

LABORATORIO di GIORNALISMO Istituto ALBERGHETTI, Coordinato dal prof. Fabio Rizzoli con la collaborazione del prof. Gian Luca Poggi, coinvolti oltre 60 studenti di varie classi. La modalità di lavoro: - Ricerca di notizie su argomenti sportivi - Uso di A.I. generativa con controllo veridicità/attendibilità delle fonti - Riflessioni personali - Ritirano l'assegno di 300 euro il prof. Rizzoli, Davide Benassi (Telecomunicazioni), Michela Costa (Liceo), Emanuele Di Marzio (Meccanica)

MOTIVAZIONE: Spunti ricchissimi, esempi originali, con analisi in vari campi dello sport. Un archivio di episodi e personaggi, sfide autentiche e citazioni curiose. Olympia di Leni Riefenstahl, un “allarme” sul potere delle immagini, un confronto tra le epigrafi dell’antica Olimpia e le celebrazioni online di oggi, giornalisti al servizio dello sponsor? Il caso Nike e il caso Adidas. Ma anche: Gabriele D’Annunzio e l’influenza sul giornalismo sportivo: letteratura, politica e passione sportiva; Pier Paolo Pasolini e la passione per il Bologna; Umberto Saba e la Triestina: un amore che va oltre il calcio, Giovanni Arpino: Giornalista Sportivo o Scrittore? Eugenio Montale: un interesse sorprendente per lo sport. Amo la corsa perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta. Ironia e giornalismo sportivo: Gianni Brera e Gianni Rivera: un “Abatino” del calcio milanese. Senna contro Schumacher: realtà o fake news? Come i giornalisti parlano delle Paralimpiadi: di toni e approcci diversi, L’ossessione dei fotogiornalisti per le foto di Michael Schumacher in stato di malattia: una questione etica e di rispetto; Bologna calcio e fascismo: scudetti regalati o vinti? Rugby: Rovigo operaia e Padova nobile. Il ruolo della stampa, l’autodromo di Imola: il tempio della velocità e dell’emozione. Il giornalismo sportivo digitale: velocità senza qualità di informazione? E infine "Tutti “Giornalisti sportivi” sulle piattaforme: Twitter, Facebook e Instagram".

2° classificato pari merito

Gabriele Grassi - 5EL LINGUISTICO

Un breve stralcio: "Di certo l’anima pura dello sport non si trova sulle prime pagine realizzate per inseguire l’onda mediatica e il sensazionalismo, bensì nelle palestre, nei campetti di periferia e nelle storie dimenticate che meritano di essere raccontate. Un esempio perfetto di professionista che attraverso la sua penna è stato capace di narrare lo sport con uno sguardo acuto e mai banale fu proprio il giornalista imolese Ezio Pirazzini." Tono personale e appassionato.

Alessandra Nardiello 2a - LICEO SCIENTIFICO VALERIANI

Sport ed eroi moderni: sovrumani, sì, ma a “bassa intensità" : Meno di un battito di ciglia: è questo che ha separato Benedetta Pilato dal bronzo olimpico dei Giochi di Parigi. Straordinaria la prestazione della nuotatrice, frutto di tenacia, dedizione e anni di allenamento. Eppure, non tutti hanno condiviso la commozione della sportiva: Ma ci fa o ci è? sono le parole di Elisa di Francisca. Quarto posto? Non è lei il mito da incoronare, sembrava sentenziare la stampa. Profondità di analisi, specificità culturale, coerenza argomentativi.

3° classificato pari merito

Michela Costa – IIS F. ALBERGHETTI 3^ C LICEO SCIENTIFICO

Pantani era davvero un grande talento? Il giornalismo e la figura del ciclista, il potere della parola e della persuasione. Analisi approfondita di fonti e citazioni con sovrapposizione di titoli contrastanti, e sempre eccessivi, sensazionalistici

Adele Damiani 2 A AGRARIA SCARABELLI

Spesso il giornalismo sportivo moderno rincorre più lo spettacolo che l’analisi. È più facile scrivere di un gol di Messi che approfondire la storia di chi ha lottato per arrivare alle Olimpiadi da una realtà difficile e poco conosciuta. I giornalisti sportivi hanno in mano una responsabilità enorme: possono ispirare, emozionare, ma anche educare. Prendere in mano un microfono o scrivere un articolo significa scegliere da che parte stare.

Veronica Lambertini e Angela Scopelliti - 4G LINGUISTICO

La memoria sportiva, come il giornalismo, segue delle tendenze. E se non sei costantemente sotto i riflettori, rischi di scomparire. Il focus per i giornalisti non dovrebbe essere quello di influenzare il lettore, ma indagare, raccontando e ricercando la verità. Seguono molti esempi, Gianni Mura che ha combattuto contro i miti nel calcio, Marco Pastonesi, noto per la sua attenzione agli sport “minori”, Stefano Vegliani, che non ha mai perso l'interesse per le Paralimpiadi e lo stesso Ezio Pirazzini, che trovò il coraggio di fare un reportage sull'attentato terroristico alle olimpiadi di Monaco del ‘72.

Kevin Mazzolani IIS F. Alberghetti – 2^ C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Lo sport è da sempre molto più di una competizione. E’ spettacolo, emozione, agonismo, passione, ma anche fama, business e ha creato negli anni dei veri miti e idoli. Ciò che leggiamo è la verità o una realtà falsata per far notizia e far nascere un fuoriclasse? Il caso del tennista tennista Andre Agassi, un fuoriclasse imbattibile che ha fatto conoscere in una autobiografia i suoi veri lati oscuri. Un'idea centrale illustrata da un esempio potente.

Elisa Testa e Amelia Karkusinska - 3E LICEO ALESSANDRO DA IMOLA

Il confine sfumato del giornalismo sportivo: analisi di testate storiche e di giornalisti pronti alle accuse: Sotto la lente il caso di Jannik Sinner, e le squadre italiane di calcio. Il giornalismo sportivo, in un'era in cui l'informazione è sempre più un prodotto da vendere, si trova di fronte a un dilemma etico: quanto della narrazione sportiva è davvero obiettiva, e quanto è influenzata dal marketing e dalle necessità commerciali?

MENZIONI SPECIALI sezione articolo

Ronchi Silvia - 1A liceo SCIENTIFICO ALBERGHETTI

L’uomo che ha cambiato le regole...senza giocare secondo le regole, Allen Iverson: un talento sprecato o un talento che sfida tutto? Ha cambiato la cultura NBA, ha ispirato milioni di ragazzi a non nascondersi e infine, ha dimostrato che essere sé stessi, anche se scomodi, è potenza pura.

Corigliano Alessandro ALBERGHETTI – 1^ A LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Più di un pilota, una presenza: Lewis Hamilton, non solo un pilota, ma uno che faceva sembrare il mondo un po' più veloce, anche a uno come me, che lo sport non l'ha mai capito del tutto.

Gratis Nicole - 1C liceo SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Raccontare davvero. Dare voce a una storia che sia capace di toccare il cuore delle persone, che parli anche di paura, di fatica, di fragilità. Perché spesso la vera grandezza di un atleta non sta solo nel talento, ma nella forza con cui affronta il dolore, nella capacità di rialzarsi, nella sua umanità.

Montroni Giulia - 1^ C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Barry Bonds: Quando chi scrive può decidere la storia. Dalla storia perfetta allo scandalo, dal cuore dei tifosi alla delusione, senza sfumature.

Morara Riccardo - 2 C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Michael Jordan: il mito tra verità e racconto. Il vero giornalismo sportivo non dovrebbe creare superuomini, ma raccontare gli uomini dietro il numero sulla maglia. Solo così possiamo imparare qualcosa di vero e magari sentirli un po’ più vicini a noi. Perché in fondo, anche noi, ogni tanto, vorremmo sentirci capaci di qualcosa di grande.

Albano Lorenzo 2^ C LICEO SCIENTIFICO IIS F. ALBERGHETTI

Gli eroi fuori e dentro il campo, la “nuova stella” di Lamine Yamal e lo scandalo della fidanzata anche lo ha tradito

Cian Nicole - 2C liceo SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Il numero 7. Dalla cabala a George Best, genio e sregolatezza: insegna che il talento non basta

Ciavolella Laerte - 2C liceo SCIENTIFICO ALBERGHETTI

La storia di Gino Bartali, riscoperta sotto nuova luce, focalizzandosi sul lato più profondo, più umano. La stampa può trascurare, minimizzare e dimenticare ma anche riscoprire e rendere giustizia delle azioni compiute.

Tahir Laiba - 2C liceo SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Una gara di Formula Uno vissuta per caso, attraverso il tifo del fratello. L'occasione per approfondire la figura di Niki Lauda, un uomo a cui non interessava piacere alla gente, ma solo dare il massimo in gara. Eppure è diventato leggenda.

Sgarbi Riccardo - 2 ATM ITI ALBERGHETTI

Marco Pantani, il MITO. Marco Pantani il DOPATO. La doppia faccia di un atleta, tra titoli contrastanti che ricostruiscono il clima mediatico di un'epoca breve, dall'esaltazione alla parabola discendente, un giudizio tagliente e definitivo.

Zappi Christian - 2^CTL ITI IIS ALBERGHETTI

Cheese Rolling: Esteban Velmore il giovane-vecchio campione. un terreno bagnato e la combinazione di eccitazione e poco controllo dello stato della collina lo portarono alla sua fine. non riuscì a prendere il Double Gloucester e, al suo posto, inabile di frenare, si schiantò contro un albero che lo colpì alla nuca. Un colpo funesto che fece arrivare l'ambulanza di corsa, portando Velmore in terapia, dalla quale non uscì, dato che, per via del luogo lontano, si pensa che l'ambulanza non fosse abbastanza veloce per ricoverarlo. Dal giorno della sua morte, in ogni competizione sarà presente un’ambulanza.

Lina Lazzerini - 5^ATM ISTITUO ALBERGHETTI

Il lato nascosto dello sport, la prima pagina di un finto tabloid parte dalla costruzione dell'immagine perfetta, fino a quando l'immagine crolla. L'esempio di Matteo Lorusso, da campione perfetto a esempio da non imitare. Ma un errore non può cancellare tutto.

Tatababei Sayyed Pedram - 2^CTL ITI IIS F. ALBERGHETTI

In dieci righe, l'essenza del quesito. Talento, gloria, e poi il baratro. Una carriera all’apice, milioni di euro, tifosi in delirio. Poi il silenzio. E il vuoto. La storia di alcuni calciatori non finisce con l’ultima partita, ma con una lenta discesa nell’ombra.

Sghaier Mohamed Amir - 2^CTL ITI IIS F. ALBERGHETTI

Oggi lo sport non è solo gare, gol e medaglie. È diventato anche un racconto, pieno di emozioni e storie da ricordare. Ma a volte, queste storie non sono del tutto vere. Dalle Olimpiadi di Berlino usate per la grandezza della Germania, alle nuove piattaforme, TikTok, Instagram, YouTube. E lo sport paralimpico, spesso raccontato come qualcosa di “speciale” solo per fare effetto, invece di essere trattato con normalità e competenza.

Letizia Bernabei - 3H SIA ISTITUTO PAOLINI,

Dietro la grazia e la perfezione: la realtà nascosta della ginnastica ritmica: non raccontare sol l'esteriorità.

Giordani Francesca e Heddate Marwa - 3E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Ayrton Senna, icona di formula 1 o di pettegolezzi? John Feinstein offre un esempio elegante di come lo sport possa rappresentare un’arma a doppio taglio: riesce ad offuscare i meriti di un atleta e ridurlo alla bramosia del pubblico e del proscenio.

Marani Ilaria, Tagliaferri Sibilla, Tarella Jacopo, Tusan Elisa - 3G LINGUISTICO

Come distinguere la verità dal marketing. Figure emblematiche come Lance Armstrong e Tiger Woods hanno visto le loro carriere influenzate da scandali e narrazioni costruite.

Selvatici Cristina - 3E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Il caso di Marco Pantani, con intervista a un diretto interessato, un giornalista sportivo di una rivista specializzata in ciclismo. "Pensi che il giornalismo riporti sempre le notizie per come sono realmente, oppure le enfatizzi per interessare il lettore? Pensi che sia giusto o sbagliato? " La narrazione prende il sopravvento, poco contenuto, molti avverbi, molti aggettivi superlativi e tanto titolo. Il titolo acchiappa clic, il famoso titolo a effetto.

Cavina Emma, Innocenti Arianna, Puglisi Ilaria e D’Aguanno Angelica - 4G LINGUISTICO

Cacciatori di verità o strumentalizzazioni? Il giornalismo sportivo può, e deve, essere uno strumento di verità, non solo di esaltazione. Il giornalista non deve distruggere i sogni, ma ha il dovere di non coprire le bugie.

Bortolini Sofia - 5 E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Se non arrivi primo sei un fallito, è questa l’idea che ci viene imposta. Il quarto posto è la famigerata "medaglia di legno", il secondo è un’occasione persa, il terzo un premio di consolazione. La storia di Benedetta Pilato.

Mirarchi Giorgia - 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Con l’avvento delle piattaforme digitali, il giornalismo sportivo è cambiato radicalmente: da un lato, ha dato voce ai tifosi e reso più accessibile l’informazione, dall’altro ha amplificato la ricerca spasmodica dell’esclusiva. Il circo mediatico costruito intorno al calciomercato.

Pederzoli Matilde - 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Non solo radio tv e giornali, ma social media, che modellano l'immagine pubblica degli atleti. Da una parte più connessione, dall'altra più aggressività: le parole di Paola Egonu campionessa italiana della pallavolo femminile, vittima di insulti razzisti provenienti dagli spalti e dai social network.

Preti Luca - 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

I contrasti mediatici sono causati delle grandi aspettative che i giornalisti pongono sugli atleti e del bassissimo interesse per ciò che non è una medaglia, un trofeo, un titolo adatto al loro giornale. Racconto in prima persona, nei panni di Benedetta Pilato, di quello "stronzo" centesimo.

Rizzato Carolina - 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Quando il giornalismo sportivo crea e distrugge gli eroi. Che cosa succede quando un eroe diventa un uomo? Quando, dietro la maschera del campione, emerge la sua umanità con tutte le sue fragilità e i suoi fallimenti? Lo sport non è solo una competizione tra atleti, è una narrazione epica, un moderno mito, in cui uomini e donne si trasformano in eroi. Ma può essere una trappola che distrugge: la storia di Marco Pantani.

Zaccherini Emma - 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

Ci sono momenti nello sport che rimangono impressi nella memoria di tutti. L’ultimo secondo prima del fischio finale, il rigore decisivo, l’arrivo al traguardo dopo ore di corsa, il corpo esausto e la scarica di adrenalina che spinge a fare gli ultimi passi. Immerso nella folla, ogni giornalista sportivo vive per questi attimi, quelli che non si vede l’ora di raccontare, quelli che fanno vibrare il cuore di stupore. Sono questi i momenti in cui ogni giornalista si trova davanti a un bivio: raccontare i fatti in modo realistico e dettagliato o trasformarli in leggenda? Il caso Tamberi, Hamilton, Serena Williams.

Romellini Martina - 1G LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

L’Arte di Danzare: la straordinaria vita di Maya Plisetskaya. Forza e delicatezza di una grande ballerina, ma anche una donna rivoluzionaria, che si oppose ai controlli ferrei del regime sovietico.

Francesca Falliti - 1GL LICEO ALESSANDRO DA IMOLA

Epiteti formulari? I giornalisti coniano soprannomi che restano potenti: Messi La pulce, Nuvolari "Nivola", Pellegrini "Divina", Schumacher "il kaiser", Senna "Magic"

Andrea Tantini - 2a Agraria SCARABELLI

A Imola, città di motori, batte forte il cuore Ferrari, ma il cuore di Imola batte anche per un grande campione della Formula Uno che non ha mai corso con la Rossa e proprio a Imola ha trovato purtroppo la morte: Ayrton Senna.

Leonardo Rivola e Gianfranco Giofre - 1A Chimico GHINI Il giornalismo e il suo impatto sullo sport, quando la cronaca diventa racconto, con Gianni Brera

SEZIONE MULTIMEDIA Classifica

1°premio assoluto

Giulia Ciuperca - 4G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA

"La verità corre veloce" un video perfetto. Nei panni di Giulia Corona, la regina del gossip, pone domande scomode, e affermazioni pericolose. Cercano di silenziarla, e questa è la conferma che dietro lo sport si cela spesso altro. "Quando trovi la verità ti fanno sparire." ... perché la verità non corre in linea retta, si nasconde, si compra, e si vende. "Io non scappo, sei tu che stai inseguendo una bugia"...risponde l'atleta in fuga. Ottima realizzazione per sceneggiatura, recitazione, montaggio, molto ben articolata con voce narrante e presenza scenica della conduttrice.

2° classificato pari merito

Lucio Butera e Ginevra Lironcurti - 3E LICEO LINGUISTICO

con la collaborazione di Marwa Heddate, Aurora Contro, Veronica Rossi - con un grazie anche al prof. Riccardo Dal Monte

La verità scappa. Sfida tra due tennisti, Romanov contro Bennet... Bennet è una ragazza, Olivia che deve sottostare a regole rigide e rinunce per portare avanti il suo sogno, e una domanda: Olivia ha davvero le qualità adatte? Pregevole fattura sia nel montaggio che nel miraggio appropriato della musica, originale nello scorrere del tempo e nella gestione dei silenzi

Non solo farfalle, la storia di Carlotta Ferlito - 3 R CAT PAOLINI

FLASH VIDEO inframezzati da spezzoni di interviste alla campionessa, dalle fatiche, alle vittorie, alle denunce contro i rigori della ginnastica ritmica e titolo di giornale che si accavallano, ora pro ora contro...e il rammarico di non avere scelto lei la fine della sua carriera. Bel commento e bel montaggio, davvero con ritmo.

3° classificato pari merito

Viola Baldisseri - 4 G LICEO LINGUISTICO A. DA IMOLA

Lauda contro Hunt. Le storie che colpiscono sono quelle che fanno battere il cuore ma il giornalismo non è esaltare bensì scavare, Lauda contro Hunt, razionalità contro istinto, in pista e nella vita. Spesso si dà una versione comoda, perché più vendibile. Il MITO semplifica, la VERITA' complica. Video molto ben confezionato con lampi di immagini tratte dal film "Rush" ed altre realizzate direttamente dall'autrice.

Laila Naqraoui - 4a LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI

Anna Serafini messa a nudo, coraggioso atto d'accusa della campionessa di pattinaggio artistico, ben circostanziato all'interno di una efficace intervista, da vera giornalista.

Elisa Zambrini - 5 E LICEO LINGUISTICO

I veri eroi non sono quelli perfetti ma quelli che non smettono mai di provarci

Indovinata critica ai leoni da tastiera, giusto riconoscimento del lavoro dietro le quinte per il conseguimento di un risultato sportivo. Una ragazza si sveglia e guarda su Instagram i risultati della partita vinta ma contro una squadra inferiore e allora fioccano i commenti ironici e denigratori: "Anche mia nonna potrebbe farvi da riserva...... troppo facile vincere così, provate a giovare contro una squadra vera." I social demoliscono, si guarda al mito, al campione, ma è davvero così facile?

Anna Traballoni, Nicolò Losapio e Denisa Andreea Netedu - 3a G LICEO LINGUISTICO

"Grazie a chi non ha creduto in me". Racconto efficace, semplice, ma gestito bene da una voce narrante appropriata. "Dicevano che ero troppo bassa per giocare a pallavolo, che non avrei mai fatto la differenza. Crederci o non mollare? La forza è nel cuore.

MENZIONI SPECIALI sezione multimedia

Eduardo Baidoc, Dario Monti, Narcis Netedu, Sebastiano Venturi, Pietro Bombardi - 2G LICEO LINGUISTICO - interviste vere e altre assurde, dall'allenatore alla finta atleta col mocio in testa. Interviste vere e altre assurde, dall'allenatore alla finta atleta col mocio in testa. Efficace denuncia su doping e corruzione nello sport con geniali e spiritosi siparietti che alleggeriscono il lavoro senza svilirlo.

Maria Vittoria Battilani - 1a G LICEO LINGUISTICO

Video semplice, ma pulito e divertente: la giornalista si sdoppia, vestendo i panni del grande Pelé, con tanto di accento e di maglietta del Brasile. Originale trasposizione del personaggio e del tempo.

Francesca Gallo, Amina Ben Salem, Anita Santoro - 1a CHIMICO GHINI

Intervista a Francesco Poli, un traceur di Massa Lombarda, atleta con la passione del parkour, sport di tendenza che prevede di spostarsi da un punto all'altro delle città, superando alcuni ostacoli solo con la forza del proprio corpo. Efficace il gesto sportivo inserito nel contesto dell'intervista, che finisce col sorriso di un errore.

Olivia Sabbioni, Giulia Montinaro, Alessandra Mrozinska, Letizia Marani, - 2a g LICEO LINGUISTICO

Tg veritas: i casi del calcio e le disparità tra donne e uomini, e l'approfondimento con titoli e notizie contrapposte, come il caso della pugile algerina Imane Kalif, alimentato dalla narrazione. Tematiche interessanti sviluppate con cognizione di causa.

Alijona Uruci, Elena Martignani, Sofia di Battista, Emma Pieri - 4 G LICEO LINGUISTICO

In questo sketch comico, una conduttrice televisiva esagera i fatti per creare sensazionalismo, ma una delle due ragazze che guardano la tv è proprio l'autrice dell'intervista e svela i retroscena... Il messaggio finale – “Le persone non vogliono ascoltare le verità perché non vogliono vedere le proprie illusioni distrutte”. Lavoro spiritoso fuori dai consueti schemi-

Giulia Bartolini, Arianna De Marco, Sara Martignani, Linda Montesi, Martina Sentimenti, Laura Vanni- 2G LICEO LINGUISTICO

Intervista a due ex lottatori, il campione olimpico ANDREA MINGUZZI e il fotoreporter nella vita GIANNI SANNA. "I giornalisti se vogliono possono distruggerti", "molte mie foto belle non son state pubblicate perché non avrebbero venduto a sufficienza...". Le Olimpiadi come vetrina per gli sport non milionari: "Una volta ogni quattro anni siamo sotto i riflettori come gli altri". La tecnica del video non è perfetta, ma ottima l'idea di coinvolgere atleti del territorio.

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Ultimo aggiornamento: 27-05-2025, 18:52