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Questa Amministrazione ha messo al centro della visione strategica della città l’infrastruttura verde urbana e la rete della mobilità dolce come sistemi necessari per la mitigazione e l’adattamento climatico. Lo ha fatto su scala cittadina, oltre che territoriale, per avere una visione di insieme e comprendere il ruolo che ogni singolo intervento ha per rendere la città più resiliente alle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Nell’ambito di questa visione di sistema si inserisce il progetto del Parco del lungofiume che prevede la realizzazione di opere a protezione dell’area urbana e dell’Autodromo, oltre ad un’importante intervento di messa in sicurezza idraulica che prevede di scavare circa 190.000 m³ di terreno nell’area golenale per poter dare più spazio al fiume in caso di piena. Si tratta di un intervento complesso affidato a un team di progettisti multidisciplinare composto da geologi ingegneri idraulici, ingegneri civili, architetti con l’obiettivo di dare una risposta concreta ed efficace al tema della sicurezza idraulica, tenendo però conto della delicatezza di questo ecosistema e dell’importanza che il parco del lungo fiume ha per la nostra comunità. Chiaramente i progettisti hanno creato un modello idraulico più ampio dell’area di intervento che tiene conto dei fenomeni alluvionali che il nostro territorio ha subito e sulla base di questo ha sviluppato un progetto che prevede scavi nell’area golenale nel tratto di fiume compreso tra il ponte di via Dante e l’area degli orti, che non sarà toccata dall’intervento.
L’intervento di scavo sarà anche accompagnato da un rafforzamento delle sponde soprattutto nei punti in cui Idraulico indica i maggiori fenomeni di erosione e si integra con l’installazione delle quattro valvole clapet avvenuta da parte di Hera, che hanno l’obiettivo di mettere in maggiore sicurezza il quartiere Campanella.
L’aspetto della sicurezza idraulica è certamente quello che guida il progetto e di conseguenza gli scavi per la risagomatura del lungofiume. Nella definizione delle aree di scavo abbiamo chiesto di non intervenire sulle aree più densamente alberate in maniera tale da ridurre l’impatto e parallelamente al progetto di scavo abbiamo chiesto di sviluppare un progetto paesaggistico che preveda la messa dimora degli alberi in sostituzione di quelli che verranno appunto abbattuti. Anche il progetto paesaggistico rientra all’interno del finanziamento complessivo del progetto e sarà realizzato in continuità con gli altri interventi, tenendo conto della stagione corretta e più opportuna per mettere a dimora le nuove alberature. Si tratterà di alberi già sviluppati, non piante da forestazione, e percorsi che miglioreranno la fruizione dell’intero parco, mettendolo in relazione con la Ciclovia del Santerno. In questo senso il progetto prevede anche nuovi punti di accesso al Fiume creando così una migliore connessione con il quartiere che vi si affaccia.
Tra fine settembre e inizio ottobre faremo una presentazione pubblica del progetto in modo tale da far conoscere tutti questi aspetti. Abbiamo scelto di non farlo prima perché rispetto al progetto paesaggistico abbiamo chiesto ai progettisti di fare uno sforzo ulteriore, aumentando il numero dell’alberature inizialmente previste e di rafforzare anche la connessione con anche tutto il resto del sistema del Parco del lungofiume, compresa anche l’area in cui, tra il 2021 e 2023, grazie al bando forestazione dell'allora Ministero della Transizione Ecologica, è stato possibile mettere a dimora circa 2.500 nuove alberature.
Riguardo all’affermazione sul nuovo ponte sul Santerno, questa Amministrazione ha già affidato l’incarico per lo studio del progetto preliminare. Siamo ben consapevoli che intervenire sul Parco del lungofiume, luogo identitario per tutta la nostra comunità, è molto delicato, ma riteniamo necessario avere quel senso di responsabilità che mette al primo posto la sicurezza idraulica e la necessità di lavorare per una città capace di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Elisa Spada - vicesindaca e assessora con delega all'Ambiente, Mobilità sostenibile, Rapporti Istituzionali, Politiche di Genere e Partecipative,
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Elisa Spada
Ultimo aggiornamento: 22-08-2025, 17:29