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Stamattina, a San Prospero, si è svolta la cerimonia a ricordo di Ugo Masrati, Giuseppe Casadio Gaddoni, Natale Bolognesi e Rino Geminiani, i quattro antifascisti assassinati nella frazione imolese durante il ventennio fascista e la successiva occupazione militare nazista.

Alla cerimonia sono intervenuti Daniela Spadoni, assessora al welfare del Comune di Imola, e Fulvio Andalò, in rappresentanza dell’Anpi di Imola, che hanno deposto una corona alla lapide posta all’esterno del centro sociale. Erano presenti, fra gli altri, anche Roberto Visani, presidente del Consiglio comunale, e Giuseppe Franceschelli, presidente del centro sociale San Prospero.

"Possiamo definire questi uomini martiri civili del lavoro. A 80 anni dalla Liberazione essere qui oggi significa fare memoria della rivolta morale e del sacrificio di questi uomini che non si rassegnarono all’oppressione e alla violenza del nazifascismo", ha ricordato l'assessora Daniela Spadoni. "Essi hanno contribuito con il loro sacrificio a mettere al centro dell'azione democratica della nostra Repubblica il lavoro, come recita l'art. 1 della Costituzione. Quel lavoro libero, dignitoso e diretto alla promozione umana e sociale, che invece il fascismo ha voluto ridurre a strumento di oppressione, limitando la libertà sindacale e obbligando datori di lavoro e lavoratori a non collaborare sempre tra loro e ad essere sottomessi all'autorità dello Stato. L'art. 1 ci indica la strada e questo deve essere il nostro impegno per il futuro: un lavoro libero, dignitoso, che consenta di vivere con libertà e con dignità."

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Ultimo aggiornamento: 16-06-2025, 13:52