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Il discorso di commiato del presidente Visani
Mi è parso doveroso, all'inizio di questa seduta consiliare, ricordare la figura di Aldo Laganà, recentemente scomparso. Anche noi, così come ha già fatto il Sindaco Marco Panieri, vogliamo esprimere il nostro cordoglio ai familiari e agli amici che lo hanno conosciuto e apprezzato. Il Sindaco ha voluto ricordare la sua figura di imprenditore illuminato e di persona impegnata nelle istituzioni e in diverse realtà sociali della nostra città. Uomo di fede, dai tratti garbati e gentili, ricoprì la carica di Presidente del Consiglio comunale della nostra Città dal 1996 al 1999 dopo essere stato eletto in Consiglio comunale nella Lista "Insieme per Imola" che raccoglieva in un unico cartello elettorale le esperienze dei Popolari, del Partito Repubblicano Italiano, del Partito Socialista Democratico Italiano e del Partito Socialista Riformista. Erano gli anni tormentati successivi al crollo del muro di Berlino e allo scandalo di “Tangentopoli” che segnarono la fine della Prima Repubblica. In quella stagione politica, segnata dal superamento del sistema proporzionale e dall’introduzione del sistema maggioritario, il Parlamento italiano il 25 marzo del 1993 approvò la legge 81 che introdusse l'elezione diretta dei Sindaci, legge tutt’ora in vigore, che modificò in maniera sostanziale il precedente assetto istituzionale degli Enti Locali. Il 23 aprile del 1995, anche a Imola alle elezioni comunali si votò per la prima volta con il nuovo sistema elettorale che portò all'elezione del Sindaco Raffaello De Brasi.
L'anno successivo, a seguito dell'approvazione del nuovo Statuto del Comune di Imola, il 16 settembre del 1996 il Consiglio comunale procedette all'elezione del Presidente del Consiglio comunale nella persona di Aldo Laganà.
Mi piace oggi riportare alcuni passaggi del discorso di insediamento che Aldo fece il giorno della sua elezione. Le sue parole ci restituiscono quel garbo, quel suo essere un "signore" che ha sempre contraddistinto il suo agire politico e la sua vita.
"Colleghi, chi vi parla, per il fatto di essere stato eletto a questa carica, non si sente certo migliore di alcun altro perché ciascuno di voi aveva moralmente la possibilità di assumere questa responsabilità e, lo dico senza false modestie, probabilmente con titoli e meriti superiori....Abbiamo tutti caro il concetto di democrazia: affinché questo non sia solo un concetto astratto, ma bensì una concreta manifestazione di comportamenti, dobbiamo rendere funzionante al massimo questa istituzione. Solo così saremo credibili verso che ci ha dato mandato di rappresentanza...
Vi faccio un invito: troviamo il modo di confrontarci sempre in maniera corretta, non precludiamo la possibilità di ascoltare le ragioni degli altri e non neghiamoci agli altri nel far intendere le nostre ragioni nella maniera più corretta. A tutti chiedo il massimo rispetto per questo Consiglio, il rispetto verso ciascun consigliere: siamo la vetrina della nostra città, mostriamo il lato migliore!"
Grazie Aldo per il tuo servizio e per la testimonianza che ci hai lasciato nel raccontarci che una politica fatta di rispetto, di dialogo e di ricerca del bene comune è possibile anche oggi.
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Ultimo aggiornamento: 27-03-2025, 18:05