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Si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi la cerimonia organizzata dal Comune di Imola per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica. In apertura di cerimonia, il sindaco Marco Panieri ha deposto una corona di alloro alla lapide che riporta l’Albo d’Onore dei decorati al valor militare e per merito di guerra dei Comuni di Imola, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Dozza, Fontanelice, Mordano dall’annessione della Romagna al Regno d’Italia (1860) fino al termine della seconda guerra mondiale (1945). La lapide è posta a metà dello scalone nobile del palazzo Comunale.
Erano presenti le autorità civili e militari, i rappresentati dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia locale, dei Vigili del Fuoco e delle associazioni d’arma e partigiane, insieme al vice presidente del Consiglio comunale, Nicolas Vacchi, al vice sindaco Fabrizio Castellari, gli assessori Pierangelo Raffini e Daniela Spadoni, al senatore Daniele Manca e ad alcuni consiglieri comunali.
Una volta deposta la corona ed eseguito ‘Il Silenzio’, da parte di Celio Regoli, trombettista della Filarmonica Imolese, i presenti si sono recati nella sala del Consiglio comunale, dove ha avuto luogo l’intervento del sindaco Marco Panieri. Subito dopo, il primo cittadino ha consegnato copia della Costituzione Italiana ai giovani cittadini/e Imolesi che nel 2024 hanno compiuto o compiranno 18 anni. Sono stati centoventi i diciottenni presenti, che hanno ricevuto copia della Costituzione.
Causa il rischio maltempo, il preannunziato concerto della Filarmonica Imolese, previsto in piazza Matteotti, non si è tenuto.
Ricordiamo che questa mattina il sindaco Marco Panieri ha partecipato a Bologna alla celebrazione ufficiale organizzata dal Comune di Bologna, in piazza San Domenico, alla presenza del Prefetto e del sindaco di Bologna.
Discorso del sindaco Marco Panieri, pronunciato in Sala Consiglio comunale (testo integrale)
Care concittadine e cari concittadini, autorità civili, militari e religiose,
sono felice di tornare a condividere con tutti voi, insieme, come Comunità, il senso e il significato della Festa della Repubblica.
Oggi celebriamo il giorno in cui, 78 anni fa, gli Italiani scelsero di dare vita alla Repubblica Italiana con un referendum popolare, al quale per la prima volta poterono prendere parte anche le donne, che vi parteciparono in grande numero.
Un anno fa eravamo ancora colpiti dalle terribili alluvioni di maggio e stavamo lottando per tornare ad una normalità, accompagnando i cittadini e le famiglie in difficoltà. Continuiamo a portare nel cuore quei giorni, l’impegno a tutti i livelli delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine, dei volontari e di ciascuno di noi, la resilienza di un territorio, la generosità di tanti che in quelle ore ha fatto la differenza. Pur essendo una ferita ancora aperta, che fatica a rimarginarsi, in quell’occasione abbiamo toccato con mano, grazie anche a voi, lo spirito della Repubblica e cosa vuol dire sentirsi parte di una comunità nazionale.
Se abbiamo avvertito la forza e la vicinanza della Repubblica, è stato anche grazie al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che vogliamo nuovamente ringraziare per l’instancabile impegno a servizio dell’Italia, ma anche ai nostri giovani. Ai giovani che si impegnano nella propria comunità, che studiano, che vivono la propria vita, che sono e sono stati un grande orgoglio per tutti noi e rappresentano una garanzia per il presente e per il futuro della Repubblica.
Da giovane Sindaco sono felice che oggi ci siano qui giovani cittadine e cittadini imolesi che quest’anno, nel 2024, hanno compiuto o compiranno 18 anni. Care ragazze e cari ragazzi, da tempo siete parte integrante della nostra Città e rappresentate una parte preziosa della nostra vita collettiva, ora con la maggiore età diventate autentici protagonisti e corresponsabili della vita pubblica del Paese e dell’Europa. Come Comune di Imola abbiamo voluto proporre questo momento per consegnare a tutti Voi una copia della Costituzione, insieme alle famiglie e nella cornice del nostro Palazzo Comunale che si affaccia sulla piazza principale della città intitolata a Giacomo Matteotti, del quale quest’anno ricorrono 100 anni dall’omicidio.
Perché la Costituzione? Perché essa, nata dalla Resistenza antifascista e dalle macerie della seconda guerra mondiale e del ventennio fascista, racchiude e custodisce i principi fondativi della nostra Repubblica. Leggerla, rileggerla, conoscerla, serve a voi come a tutti gli adulti, perché continua a richiamarci sui grandi valori collettivi per cui hanno lottato le generazioni prima di noi e ai quali non dobbiamo rinunciare: Libertà, Pace, Democrazia, Equità, Solidarietà, Lavoro, rispetto dei diritti dei singoli. La Costituzione rappresenta, insomma, la sintesi più alta della nostra convivenza civile, del nostro stare insieme. E perché una consegna? Non solo per dare l’occasione di conoscerla e leggerla, ma perché l’idea di “consegnarla”, di porgerla, rappresenta un gesto profondo trasmissione, di passaggio fra generazioni che vuole invitarvi ad essere, tutti voi e tutti noi, custodi ed eredi di quanto è stato e di tutto ciò che la nostra Costituzione rappresenta. Farlo il 2 giugno, Festa della Repubblica che ne celebra la nascita a 78 anni di distanza, dà ancora più valore a questo momento.
Insieme alla Repubblica, l’Unione Europea rappresenta per noi la più grande eredità storica del Novecento ed essa dovrebbe concorrere alla ricerca della pace e del benessere fra le nazioni. Usando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “essa stessa è – per noi - figlia della scelta repubblicana. L’Europa è il compimento del destino nazionale. È luogo e presidio di sovranità democratica. Un’oasi di pace in un mondo di guerre e tensioni.” La stessa Europa, infatti, deve essere un attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale. Penso all’Ucraina, ancora brutalmente aggredita dalla Russia, o al Medio Oriente, nei feroci scontri che si sono consumati, dal terribile attacco del 7 ottobre ad opera di Hamas fino alle enormi sofferenze del popolo palestinese.
In un contesto nazionale e internazionale di grandi sfide e di incertezza, la Repubblica può mantenere la sua solidità grazie ai principi fondamentali che l’hanno fondata e all’impegno di ciascun cittadino e di quanti, a cominciare dalle Forze dell’Ordine, ma anche tutti i dipendenti pubblici, dalla scuola alla sanità, dai Comuni ai servizi sociali, dedicano il loro lavoro e la loro energia al bene collettivo. Anche per questo, all’Articolo 1, si fa riferimento al lavoro come elemento fondativo del Paese e tutti noi sappiamo quanto il lavoro coinvolga la vita e la dignità delle persone. Resta ancora oggi un ambito su cui concentrare attenzioni, per luoghi di lavoro sicuri e una paga equa. Purtroppo recenti episodi ci dimostrano che non è scontato.
Insieme dobbiamo proseguire questo lungo percorso, sapendo che l’ideale è alto e non siamo ancora dove vorremmo essere. Nonostante ci sia per la Repubblica il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini”, vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Perché quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a perderci.
A tutti noi il compito di continuare a lavorare e ad impegnarci, con i numerosi mezzi e nei vari contesti che sono a disposizione per la partecipazione democratica alla vita della Repubblica. Ne sarà un esempio il voto a cui saremo chiamati l’8-9 giugno per eleggere i rappresentati italiani al Parlamento Europeo e al quale, unendomi all’appello del Presidente Mattarella, vi invito a partecipare.
Insieme, con anche i giovani che sono qui oggi, sono certo ci sarà modo di coltivare questi valori e scrivere nuove pagine importanti di crescita, progresso e Libertà.
Un augurio a tutti Voi e alle Vostre famiglie di ritrovarvi e vivere insieme lo spirito profondo della Repubblica e della Costituzione. Buon 2 giugno.
Viva Imola, Viva l’Italia! Viva la Repubblica!
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Ultimo aggiornamento: 02-06-2024, 21:33