Contenuto
Grande festa per i 100 anni di Giulia Rossi, con tutti i parenti, ben 4 generazioni, compresi i quattro nipoti e sette pronipoti, nella sala dell’Anteas, a Zolino. Mentre a formularle gli auguri a nome della Città e consegnarle la medaglia dei centenari è stato il sindaco Marco Panieri.
Nata a Sesto Imolese l’1 gennaio del 1924 è la stessa Giulia Rossi, in perfetta forma, a raccontare al telefono la propria vita, in sintesi. Lei era la più piccola fra quattro sorelle e un fratello, di una numerosa famiglia dedita al lavoro agricolo, nella campagna sestese. Fin da bambina ha dato una mano in famiglia, al ritorno da scuola, frequentata fino alla quinta elementare, un traguardo significativo per l’epoca. Dalla prima elementare, dopo la scuola, andava nel campo a lavorare. “Diradavo le barbabietole e poi dovevo seguire i conigli e i maiali” racconta oggi, con grande cortesia e divertita. Una volta cresciuta, ha continuato a dare una mano in campagna e a seguire la stalla dei bovini, dando da mangiare alle mucche e tenendola pulita. Sono ricordi ancora vivi, scolpiti nella memoria della signora Giulia, che oggi le scaldano il cuore, anche se fa capire che allora le condizioni di lavoro erano davvero dure.
Poi, poco prima della seconda guerra mondiale, il trasferimento con la famiglia in località Bettola, nel comune di Castel Guelfo, in un altro podere. E nel 1947 il matrimonio con Camillo Romagnoli, da cui sono nate le figlie Cesarina, Giovanna, Tiziana e Paola. “Con mio marito ci piaceva andare a ballare. Lui era un gran ballerino e anche io me la cavavo” aggiunge dall’album dei ricordi. Dopo la morte del marito, si è trasferita a Imola e ha lavorato alla cooperativa Pempa, fino alla meritata pensione. Insieme al lavoro prima nei campi poi nel magazzino di frutta, c’è sempre stata la cura della famiglia.
Donatrice di sangue con l’Avis, una volta in pensione ha frequentato le attività organizzate dall’Anteas, fra tombole e partite a briscola, fino all’arrivo del Covid. Oggi continua a tenersi informata, leggendo in particolare i giornali. “Quasi quasi non volevo arrivarci a 100 anni, non ci credevo che ce l’avrei fatta. E’ stata una vita difficile” aggiunge, prima di lasciare trasparire il segreto per raggiungere questa età: “Se c’è un segreto non lo so, per quanto mi riguarda posso dire che ho lavorato davvero molto” conclude, facendo capire che poi non è così male oggi raggiungere questo traguardo, nella serenità della famiglia che ha costruito.
A cura di
Questa pagina è gestita da
Persone
Ultimo aggiornamento: 08-01-2024, 14:48