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Come da tradizione, anche il 32.o Festival Internazionale del Folclore di Imola ha portato tutta la sua carica di musica, colori, danze e allegria nel centro storico della città, questa mattina, suscitando l’interesse e la curiosità della gente, fra le bancarelle del mercato e il Municipio. Dopo avere animato le vie del centro con la voglia di ritrovarsi e danzare tutti insieme, preceduti dalla Banda musicale Città di Imola, i tre gruppi ospiti Folk Dance Ensemble “Zdravets” – Bulgaria (Sofia); Thüringer Foklore Tanzensemble Rudolstadt – Germania (Rudolstadt); Walmapu Compañia Folklórica de Chile – Cile (Santiago) insieme al gruppo imolese dei Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi, che organizza il Festival e partecipa in veste di quarto gruppo, sono stati ricevuti in municipio, nella sala del Consiglio comunale, per il saluto ufficiale da parte dell’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, in rappresentanza del sindaco, Marco Panieri.

Un’occasione di fratellanza e pace fra i popoli – La 32° edizione del Festival Internazionale del Folclore di Imola vuole proseguire nel consolidamento delle finalità che hanno sempre caratterizzato la manifestazione. Attraverso spettacoli di elevata qualità artistica, di tradizioni popolari, creare un momento concreto di confronto, conoscenza, comprensione, tolleranza e valorizzazione delle diversità culturali. Il Festival intende il folclore come strumento di conoscenza, pace e amicizia fra la gente di origine e costumi diversi: un veicolo di solidarietà fraterna fra i popoli di tutto il mondo.

“A nome della comunità di Imola e dell’Amministrazione Comunale, siamo felici di accogliervi nella nostra città. Siamo emozionati di vedervi qui e di poterci guardare negli occhi, dopo anni difficili per viaggi e spostamenti, riportando nelle nostre strade uno degli eventi più colorati ed apprezzati dell’estate e che incarna una dimostrazione concreta di dialogo, integrazione culturale, collaborazione e scambio fra realtà molto diverse” ha detto l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi, nel portare il saluto di benvenuto ai gruppi folcloristi, nella Sala del Consiglio comunale. “L’ispirazione di questo festival nasce dalla bellezza delle realtà locali e delle loro particolarità, la tutela e valorizzazione delle tradizioni, l’emozione che nasce dall’incontro fra esse, in una cornice di pace, talento e gioia oggi ancor più necessaria non solo per l’Ucraina ma per tutti i conflitti che ci affliggono. Purtroppo, nella situazione internazionale che siamo chiamati a vivere, dobbiamo dirci che questo non va di moda. E penso che si debba essere orgogliosi del messaggio che diamo alle nostre comunità – ha proseguito Gambi -. Quindi, ci tengo a ringraziare il gruppo dei Canterini e Danzerini Romagnoli “Turibio Baruzzi” di Imola che organizza questo Festival giunto ormai alla 32°edizione e che rappresenta un orgoglio per tutti noi. Oltre a loro, ci tengo ad abbracciare ognuno di voi, giunto fino a qui. Il “Folk Dance Ensemble “Zdravets”” che arriva da Sofia, dalla splendida Bulgaria, paese ricco di tradizioni un po' balcanico e un po' orientale, davvero il ponte tra Europa ed Oriente. Il “Thüringer Foklore Tanzensemble Rudolstadt”, proveniente da Rudolstadt, nella Turingia, dove ogni anno si tiene il famoso festival del folklore con partecipanti provenienti da tutto il mondo, qualcosa che quindi ci accumuna. Infine il Gruppo che viene da più lontano Walmapu Compañia Folklórica de Chile, che ci porta il fascino della musica andina e delle sue danze, anche per merito degli strumenti tradizionali, espressione più autentica del carattere e della civiltà di un popolo”. L’assessore Gambi ha infine concluso: “vi auguro che questi giorni possano essere un’occasione per esprimere la vostra identità e il vostro talento, che vi sentiate accolti e a casa in una città che ha una grande propensione verso il mondo e all’ospitalità, inclusione e solidarietà. Conoscere le musiche e le danze tradizionali di altri Paesi è un modo per entrare in relazione con altre realtà: il Festival crea un momento ludico ma concreto di confronto, conoscenza, comprensione, tolleranza e valorizzazione delle diversità culturali. Il Folclore è strumento di pace ed amicizia ed un veicolo di solidarietà tra i popoli. E se siamo qui, insieme, è perché nella parola “diversità” leggiamo solo potenzialità positive. Perché l’unico mondo che ci piace e che vogliamo costruire è un mondo a colori.

“Imola, è una piccola città operosa con un grande cuore solidale aperto al mondo da sempre. Per questo il Festival del Folclore, che in 32 anni ha ospitato più di 100 gruppi folkloristici provenienti da tutti e cinque i continenti, portando il mondo a Imola e Imola nel mondo, è uno degli appuntamenti più apprezzati durante l’anno e questo è comprovato anche dal fatto che la manifestazione fin dalla prima edizione abbia sempre ricevuto il patrocinio della nostra Regione l’Emilia-Romagna. Anche quest’anno è una grande emozione poter celebrare il Festival Internazionale del Folclore di Imola arrivato alla 32° edizione. L’obbiettivo di questa edizione è quello di confermare la ritrovata continuità del Festival che per noi imolesi e romagnoli non è una cosa così scontata – ha detto da parte sua Riccardo Franzoni, presidente dei Canterini e Danzerini Romagnoli -. La nostra regione ed in particolare il territorio romagnolo sono stati colpiti poco più di due mesi fa da una alluvione che li ha profondamente segnati. Le frane e gli allagamenti hanno duramente cambiato il nostro territorio, colpito e danneggiato le città, il tessuto industriale ed agricolo e cambiato la vita di molte persone. I comuni che fanno parte del calendario del 32° Festival Internazionale del Folclore sono stati tutti coinvolti in questo fenomeno ma tutti hanno continuato a lavorare perché il Festival potesse essere presente nelle loro piazze e per questo, a titolo personale e dell’associazione che rappresento, li ringrazio veramente dal profondo del cuore. Durante l’emergenza sono state tante le dimostrazioni di solidarietà, condivisione, orgoglio e fraternità tra le persone ed il fatto di essere qui oggi ne è l’ennesima dimostrazione. Siamo fieri di aver potuto vedere come i valori di fratellanza, condivisione e pace tra le persone, valori fondanti del Festival, siano ancora profondamente radicati nel nostro territorio, nel nostro popolo romagnolo ma anche in tutta Italia ed altri Paesi che sono corsi in aiuto della nostra terra. Infine, Riccardo Franzoni conclude: “vorrei ringraziare prima di tutto i componenti della nostra associazione, che ogni anno donano il proprio tempo e capacità per la realizzazione della manifestazione con grande passione e sacrificio. L’amministrazione comunale imolese per essere sempre al nostro fianco, dimostrando nel suo operato di credere fermamente nella collaborazione e sinergia tra le istituzioni e le varie realtà locali. Ringrazio le amministrazioni comunali di Casalfiumanese, Massa Lombarda e Riolo Terme per aver fatto in modo, nonostante tutto, di poter realizzare il festival nelle loro piazze. Ancora un grazie a tutti gli enti e gli sponsor che con il loro supporto, anche quest’anno, ci hanno permesso di organizzare il festival rinnovando la fiducia nei nostri confronti ed apprezzando il valore umano e comunitario del Festival”.

“Imola, è una piccola città operosa con un grande cuore solidale aperto al mondo da sempre. Per questo il Festival del Folclore, che in 32 anni ha ospitato più di 100 gruppi folkloristici provenienti da tutti e cinque i continenti, portando il mondo a Imola e Imola nel mondo, è uno degli appuntamenti più apprezzati durante l’anno e questo è comprovato anche dal fatto che la manifestazione fin dalla prima edizione abbia sempre ricevuto il patrocinio della nostra Regione l’Emilia-Romagna. Anche quest’anno è una grande emozione poter celebrare il Festival Internazionale del Folclore di Imola arrivato alla 32° edizione. L’obbiettivo di questa edizione è quello di confermare la ritrovata continuità del Festival che per noi imolesi e romagnoli non è una cosa così scontata – ha detto da parte sua Riccardo Franzoni, presidente dei Canterini e Danzerini Romagnoli -. La nostra regione ed in particolare il territorio romagnolo sono stati colpiti poco più di due mesi fa da una alluvione che li ha profondamente segnati. Le frane e gli allagamenti hanno duramente cambiato il nostro territorio, colpito e danneggiato le città, il tessuto industriale ed agricolo e cambiato la vita di molte persone. I comuni che fanno parte del calendario del 32° Festival Internazionale del Folclore sono stati tutti coinvolti in questo fenomeno ma tutti hanno continuato a lavorare perché il Festival potesse essere presente nelle loro piazze e per questo, a titolo personale e dell’associazione che rappresento, li ringrazio veramente dal profondo del cuore. Durante l’emergenza sono state tante le dimostrazioni di solidarietà, condivisione, orgoglio e fraternità tra le persone ed il fatto di essere qui oggi ne è l’ennesima dimostrazione. Siamo fieri di aver potuto vedere come i valori di fratellanza, condivisione e pace tra le persone, valori fondanti del Festival, siano ancora profondamente radicati nel nostro territorio, nel nostro popolo romagnolo ma anche in tutta Italia ed altri Paesi che sono corsi in aiuto della nostra terra. Infine, Riccardo Franzoni conclude: “vorrei ringraziare prima di tutto i componenti della nostra associazione, che ogni anno donano il proprio tempo e capacità per la realizzazione della manifestazione con grande passione e sacrificio. L’amministrazione comunale imolese per essere sempre al nostro fianco, dimostrando nel suo operato di credere fermamente nella collaborazione e sinergia tra le istituzioni e le varie realtà locali. Ringrazio le amministrazioni comunali di Casalfiumanese, Massa Lombarda e Riolo Terme per aver fatto in modo, nonostante tutto, di poter realizzare il festival nelle loro piazze. Ancora un grazie a tutti gli enti e gli sponsor che con il loro supporto, anche quest’anno, ci hanno permesso di organizzare il festival rinnovando la fiducia nei nostri confronti ed apprezzando il valore umano e comunitario del Festival”.

“Giunto alla 32 edizione, il Festival di Imola si presenta come nuova e festosa occasione di incontro tra popoli e culture diverse, inserendosi in una tematica importante quanto attuale, quella della pace - sottolinea Marco Mingotti, direttore artistico del festival -. Mi piace definire il festival un piccolo “giro del mondo” che in questi pochi giorni riconosce come propria patria il mondo, con lo scopo di creare una apertura e un interesse verso le tradizioni popolari dei vari continenti che nel corso degli anni hanno valorizzato la ricchezza del progetto e coinvolto sempre più attivamente la cittadinanza del nostro territorio. Nel quadro delle finalità più generali del festival, una particolare attenzione viene riservata alle qualità artistiche e umane dei gruppi partecipanti, ruolo fondamentale per la crescita culturale e sociale della comunità. Per le nostre vie e nelle nostre piazze sfilano e ballano ragazzi giovani e meno giovani, uniti da musiche e canti, promotori di amicizia e fratellanza e soprattutto di pace. Cari amici, siamo felici di condividere i costumi, le danze, la musica e la gioia di stare insieme che ci portate e che potremo ammirare insieme al nostro appassionato pubblico assistendo alle vostre esibizioni. Siamo orgogliosi di ospitarvi a Imola, città di cui andiamo fieri, e dove troverete valori importanti quali il folclore, la cultura, il territorio e dove la nostra amicizia si fonderà perfettamente con la vostra. Tutto questo mi fa sperare in un futuro più sereno per una manifestazione che vuole continuare a crescere insieme a tutte le persone che ogni anno fanno grande questo evento”.

Gli appuntamenti in programma – La rassegna è cominciata il 21 luglio scorso, a Casalfiumanese, mentre questa sera e domani sera il festival si svolgerà alla Rocca sforzesca di Imola (domenica sera ad invito riservato allo sponsor Banca di Imola), per proseguire poi lunedì 24 luglio a Massa Lombarda, alle ore 21, in piazza Matteotti e concludersi martedì 25 luglio a Riolo Terme, alle ore 21, in piazza Mazzanti. Gli spettacoli sono sempre ad ingresso gratuito.

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Ultimo aggiornamento: 15-02-2024, 10:50