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Si è svolta nel tardo pomeriggio la cerimonia organizzata dal Comune di Imola per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica. In apertura di cerimonia, il sindaco Marco Panieri ha deposto una corona di alloro alla lapide che riporta l’Albo d’Onore dei decorati al valor militare e per merito di guerra dei Comuni di Imola, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Dozza, Fontanelice, Mordano dall’annessione della Romagna al Regno d’Italia (1860) fino al termine della seconda guerra mondiale (1945). La lapide è posta a metà dello scalone nobile del palazzo Comunale.
Erano presenti le autorità civili e militari, i rappresentati delle forze dell’ordine, della Polizia locale, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa e delle associazioni d’arma e partigiane, insieme al vice presidente del Consiglio comunale, Nicolas Vacchi e all’assessore alle Attività produttive, Pierangelo Raffini.
Una volta deposta la corona ed eseguito ‘Il silenzio’, da parte di Riccardo Baldisserri, trombettista della Filarmonica Imolese, i presenti si sono recati in piazza Matteotti, dove il sindaco Panieri ha tenuto il saluto ufficiale, prima del concerto della Filarmonica Imolese, diretta dal maestro Gian Paolo Luppi, cominciato con l’esecuzione dell’Inno di Mameli.
Ricordiamo che questa mattina il sindaco Marco Panieri ha partecipato a Roma alla parata ufficiale, insieme ad una delegazione di 300 sindaci dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per rappresentare i quasi 8.000 Sindaci, che in tutta Italia ogni giorno si spendono per le proprie comunità, e quest’anno in particolare la popolazione della Romagna duramente colpita dall’alluvione. Panieri era al fianco del presidente nazionale Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ad aprire il corteo che ha sfilato ai Fori Imperiali, in occasione della 77.a Festa della Repubblica.
Discorso del sindaco Marco Panieri, in piazza Matteotti (testo integrale)
Care concittadine e cari concittadini, autorità civili, militari e religiose,
Un grazie alla nostra Banda che accompagna i momenti istituzionali più rilevanti.
Quest’anno la celebrazione della Festa della Repubblica assume per noi un significato ancora più intenso e coinvolgente, che ci fa scoprire nel profondo il suo messaggio più autentico. Come sapete molto bene abbiamo vissuto una catastrofe di dimensioni inimmaginabili e anche questi giorni continuano ad essere non affatto facili per tanti di noi. Oggi sono passati esattamente 30 giorni dal 2 maggio scorso: la prima emergenza. L’alluvione e le frane in Emilia-Romagna hanno causato vittime e migliaia di sfollati, distrutto e isolato paesi, stravolto per sempre la geografia e l’assetto dei nostri territori. A Imola le zone più colpite dall’alluvione, sono state San Prospero, Sasso Morelli, Sesto Imolese e soprattutto Spazzate Sassatelli, le zone della Montanara; via Pieve Sant’Andrea e via Lola colpite dalle frane. A tutti i nostri concittadini imolesi e non rimasti colpiti, che ancora oggi stanno lottando per tornare alla normalità, voglio inviare il nostro pensiero, la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e l’abbraccio di tutta la Comunità.
Stiamo cercando di calcolare anche in queste ore l’immensità di danni privati e pubblici nelle nostre zone, legati in particolare alle case, all’agricoltura, alle aziende e alle strade. Siamo stati colpiti al cuore, ma non per questo ci siamo arresi.
Lo spirito di resilienza che è tipico della Romagna, insieme alla tenacia della popolazione in difficoltà che ancora oggi sta lottando, ci spinge ad impegnarci con ogni mezzo per assistere e accompagnare verso un prossimo e desideratissimo ritorno alla normalità le migliaia di cittadini e realtà romagnole rimaste colpite.
La Città di Imola in questi giorni si è mobilitata e si sta mobilitando con volontari, mezzi, attrezzi e beni di prima necessità (cibo, acqua e abbigliamento) per sostenere le proprie frazioni colpite e anche altri Comuni colpiti. E qui, a mio parere, arriviamo a ciò che unisce l’attualità della Festa della Repubblica con questi giorni che stiamo vivendo. Da giovane Sindaco sono orgoglioso e rimasto commosso da come la nostra macchina amministrativa (grazie ai dipendenti comunali!) si è mobilitata, delle tante associazioni e aziende, imolesi e non, che stanno contribuendo con generosità a questa sfida, alle migliaia di cittadini che non sono rimasti indifferenti e in poche ore hanno fornito aiuti e materiali. Donne e uomini delle Forze dell’Ordine/Militari (Polizia, Carabinieri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Esercito, Vigili del Fuoco, Polizia Locale, ecc.) impegnate nell’emergenza e che ogni giorno contribuiscono a garantire la nostra sicurezza.
A Imola nei giorni scorsi è stato allestito in via Garibaldi un hub di assistenza nel quale stoccare alimenti, attrezzature e accogliere persone sfollate. L’hub è allestito nella struttura dell’ex seminario vescovile, poi sede dell’Inps, messa a disposizione dal Seminario diocesano e dalla Diocesi di Imola al Comune e alla Regione, per allestire lo spazio di accoglienza. Grazie all’impegno dei volontari della Croce Rossa e delle altre associazioni, abbiamo accolto oltre 200 persone provenienti da altri Comuni, oltre ad ospitare decine di operatori della Protezione Civile arrivati da ogni parte d’Italia e d’Europa che hanno portato supporto in varie zone colpite della Romagna. Sono andato personalmente a salutare e a ringraziare 40 francesi, 32 sloveni, 25 slovacchi, oltre a un gruppo di belgi, che in queste settimane hanno svolto servizio di supporto e assistenza alla popolazione nel territorio.
A tutti loro va la nostra più profonda gratitudine.
Non solo, negli scorsi giorni Imola ha mobilitato oltre 10.000 volontari, un numero notevolissimo, di cui 1.000 attrezzati e coordinati dal Comune sulle esigenze segnalate da altri Comuni. Gli altri 9.000, auto-organizzati in maniera autonoma, nei weekend e in queste settimane si sono recati in altre città per aiutare: Castel del Rio, Solarolo, Sant’Agata, Massa Lombarda, Conselice, Lavezzola, Modigliana, Castel Bolognese, Faenza, Forlì, Casola Valsenio, Cesena e altre. A tante di queste città abbiamo inviato acqua e alimenti, camion di attrezzature utili per pulire. Complessivamente sono state raccolte oltre 100 tonnellate di materiali, grazie alla raccolta effettuata dai cittadini imolesi e dal supporto dato, economico e organizzativo, dalle associazioni. Inoltre è stata avviata una raccolta fondi intestata al Comune di Imola che ha superato i 150.000€ e che sta proseguendo ancora adesso. La solidarietà e la generosità messe in campo dalla nostra città ha proporzioni davvero impressionanti.
Ai tantissimi arrivati da ogni parte d’Italia per aiutarci, i cosiddetti “angeli del fango” e non solo, voglio inviare il nostro grazie commosso per il loro aiuto autentico in giorni terribili, per averci ricordato con l’esempio di cosa si parla quando ci definiamo “comunità nazionale”. C’è un’Italia migliore di come molto spesso viene raccontata e ancora una volta, sono certo, la solidarietà e il fare insieme sono e saranno più forti delle difficoltà e dello sconforto.
E qui arriviamo al senso della Festa della Repubblica. Tutto quello che stiamo vedendo e che abbiamo visto, anche da parte vostra e da parte di tantissime realtà sociali e industriali, associative e culturali, oltre a singoli cittadini, non era e non è scontato. Abbiamo visto una città e un Paese con il cuore grande, generoso e solidale. Non c’è da stupirsi, è ciò che siamo: donne e uomini, capaci di riscoprirsi parte di un destino comune. Qui è il fondamento della scelta Repubblicana, dell’Unità d’Italia ed è così che si concretizzano i Valori su cui si basa il nostro vivere civile: Libertà, Democrazia, Pace, Solidarietà, Equità, Giustizia.
Stamattina ero a Roma, insieme ad una delegazione di 300 sindaci dell’ANCI (Associazione Comuni Italiani), per rappresentare i quasi 8.000 Sindaci che in tutta Italia ogni giorno si spendono per le proprie comunità e quest’anno in particolare la popolazione della Romagna duramente colpita dall’alluvione. È stato un onore e un’emozione, perché ci ha dimostrato la forte vicinanza solidale delle istituzioni di questa nostra amata Repubblica ai nostri territori e quanto essi siano parti protagoniste dello Stato.
Voglio ringraziare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha voluto manifestarci la vicinanza e l’affetto di tutta la Repubblica con la sua presenza nelle zone più colpite, ed anche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, che, come governo nazionale e come Unione Europea, si sono mobilitati per garantirci aiuto e sostegno.
Serve l’aiuto di tutta l’Italia e di tutta l’Europa senza perdere tempo, restando concreti e vigili anche quando l’attenzione mediatica calerà su quanto è successo. Infine voglio ringraziare il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, per il punto di riferimento insostituibile che è stato per i Sindaci e per i territori nei giorni dell’emergenza e nella prima fase di ricostruzione: la sua capacità amministrativa e la sua conoscenza del territorio saranno preziosissime per ripartire. Nessuno meglio di lui sa quanto il tempo della solidarietà non sia finito e come si debba organizzare la fase della ricostruzione e della ripartenza per ritornare più forti e coesi di prima.
C’è ancora tanto da fare e non c’è tempo da perdere. Ma sappiamo che c’è anche voglia di ripartire, di tornare alla normalità e di guardare con fiducia al futuro, nonostante le difficoltà.
L’augurio che voglio fare a voi e alle vostre famiglie è che lo spirito e il senso di comunità della Festa della Repubblica, che abbiamo sentito concretamente nei nostri territori in questi giorni, possa proseguire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per accompagnarci nella ricostruzione e nella ripartenza.
Che la Festa della Repubblica sia una festa di Valori, una Festa per ritrovarsi, una Festa di Unità, una Festa di Speranza che parta da ciascuno di noi.
Viva Imola, Viva l’Italia! Viva la Repubblica!
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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03