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E’ stata una cerimonia molto partecipata e sentita, carica di commozione, quella svoltasi questa mattina a Pozzo Becca, nell’ambito delle iniziative promosse per il 78.o anniversario della Liberazione, a ricordo dell’ignobile eccidio compiuto dalle Brigate nere.

Prima della deposizione di una corona al monumento dedicato ai sedici martiri di Pozzo Becca, il testo letto dall’attrice Marina Mazzolani, di Extravagantis Teatro, composto da brani tratti da libri sull’argomento arricchito da una poesia da lei appositamente scritta per l’occasione e l’esibizione della cantautrice Irene Rugiero hanno creato un’atmosfera che ha restituito tutta la drammaticità di quella vicenda, coinvolgendo appieno tutti i presenti.

Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, Marco Panieri, sindaco di Imola, Barbara Mezzetti, assessore del Comune di Castel San Pietro Terme e Lorenzo Monti, assessore del Comune di Medicina, insieme a Valter Attiliani, componente del Comitato direttivo dell’Anpi Imola, ai rappresentanti delle Anpi di Castel San Pietro Terme e di Medicina, alla classe 2 A della scuola superiore di primo grado di Medicina ed anche ad alcuni cittadini che all’epoca dei fatti erano adolescenti.

Cosa accadde il 12 aprile 1945 - Il 12 aprile 1945, due giorni prima della Liberazione di Imola, sedici partigiani detenuti nella rocca sforzesca furono prelevati dalle Brigate nere e una volta caricati su due autocarri, furono condotti nella fabbrica di conserve alimentari della ditta Becca, in via Vittorio Veneto. Qui vennero uccisi, dopo essere stati a lungo barbaramente torturati. I cadaveri furono gettati nel pozzo dello stabilimento Becca. I resti delle vittime furono recuperati qualche giorno dopo la liberazione di Imola. Questi i nomi delle vittime: Bernardo Baldazzi, Dante Bernardi, Gaetano Bersani, Duilio Broccoli, Antonio Cassani, Guido Facchini, Mario Felicori, Paolo Filippini, Cesare Gabusi, Secondo Grassi, Ciliante Martelli, Mario Martelli, Corrado Masina, Domenico Rivalta (il solo imolese del gruppo, poi decorato con la Medaglia d’oro al valor militare), Giovanni Roncarati, Augusto Ronzani.

Ci tengo a sottolineare quanto sia importante dare voce e memoria a persone che oggi non ci sono più, ma che continuano a parlarci e a indicarci una direzione. Con i progetti delle scuole, per i quali ci tengo a ringraziare docenti e studenti, l'intento è proprio quello di trasmettere ai giovani, affinché possano farli propri, i valori, la testimonianza e le motivazioni di chi, nel corso della Resistenza, ha combattuto ed è anche morto per dare a noi la libertà e la democrazia di cui oggi possiamo godere” ha sottolineato il sindaco Marco Panieri.

Proprio del valore della memoria e del ricordo che dobbiamo fare nostri hanno parlato gli assessori Barbara Mezzetti e Lorenzo Monti, richiamando l’importanza di percorrere il cammino tracciato da chi ha combattuto per la libertà e la democrazia, come queste martiri, dando voce tutti i giorni ai valori per i quali hanno lottato e sono morti.

“E’ necessario tenere viva la testimonianza del sacrifico di questi sedici partigiani uccisi, sedici martiri che hanno pagato con la propria vita la possibilità che oggi abbiamo di avere la democrazia, consapevoli che hanno combattuto per la libertà e anche per una visione di futuro del Paese” ha aggiunto Walter Attliliani.


Nel pomeriggio, inoltre, si è svolto un Trekking Urbano lungo le vie di Imola, organizzato da Gotica-LaVia in collaborazione con Officine Re-Esistenti. Una visita guidata al museo a cielo aperto sulla Resistenza Imolese, una camminata urbana alla riscoperta dei luoghi simbolo della Resistenza, insieme alla guida Lorenzo Pasquali, conclusasi con la visita al Centro Imolese di Documentazione sulla Resistenza Antifascista e storia contemporanea (CIDRA). Mentre nella piazza di Sasso Morelli è stata deposta una corona al monumento a ricordo di tutti i caduti. Sono intervenuti Daniela Spadoni, assessora del Comune di Imola e Gabrio Salieri, presidente Anpi Imola.

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03