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Nei prossimi giorni verranno abbattuti due pini posti in viale Edmondo de Amicis, uno dei quali di rilevanti dimensioni, quasi all’incrocio con la via Emilia Levante (presso la rotonda di porta Faenza). Gli alberi sono da tempo sotto osservazione da parte del Servizio Verde di Area Blu, competente per conto del Comune per quanto riguarda la gestione del verde pubblico, che ha effettuato varie verifiche e prove di tenuta degli alberi stessi.

La decisione di abbattere i due pini, di cui uno fortemente inclinato verso le case, non è dovuta a problemi di stabilità, ma di compatibilità con il luogo in cui sono, vista la vicinanza con gli edifici.

I pini sono stabili, ma incompatibili col luogo, causa la continua crescita - “L’inclinazione dei pini, non è di per sé un indice di instabilità perché la pianta è geneticamente programmata a gestirla e si organizza producendo tessuti e strutture in grado di potervi resistere. Ciò tuttavia costituisce una ulteriore criticità in ambiente urbano – spiega Loris Pasotti, responsabile dell’unità operativa Verde in Area Blu –. Un albero, piantato in un punto in cui non crea ingombro, può deformare fusto e chioma in maniera significativa per raccogliere la luce solare, andando imprevedibilmente ad intercettare fabbricati e altre strutture in modo da rendere incompatibile la conservazione di entrambi”.

“È il caso – conferma Pasotti - del pino 03PPPI1, posto quasi all’incrocio tra Via Emilia Levante e Viale Edmondo de Amicis (presso la rotonda di porta Faenza). L’albero è stato valutato anche mediante pulling test (metodo SIA/SIM), cioè la prova di trazione, e nonostante la importante inclinazione è ritenuto stabile, ma il forte e continuo accrescimento verso i fabbricati posti a Nord Ovest lo rende incompatibile col luogo di impianto. Situazione simile anche se meno impattante, è quella generata dal pino 03PPPI18, sempre in Viale de Amicis, valutato anch’esso come stabile in relazione al sito di impianto, ma caratterizzato da una forma non compatibile con la sua posizione”.

I tecnici di Area Blu sottolineano, inoltre, che non giova in nessun caso intervenire con potature, che, per via della particolare struttura di questa pianta, nella maggior parte dei casi, ridurrebbero la resistenza dell’albero introducendo rischi di rottura del tutto imprevedibili.

La difficile convivenza fra pino domestico e ambiente urbano - Molti cittadini hanno esperienza della difficile convivenza tra pino domestico e ambiente urbano. Benché sia una pianta iconica per buona parte dell’Italia con la sola eccezione dell’area alpina e prealpina, l’aggressività degli apparati radicali e la possibilità di schianti di rami in caso di nevicate di neve bagnata possono creare danni a strutture (strade, muretti ecc.) ed auto in sosta. Un’altra caratteristica percepita come problematica, benché non lo sia nella maggior parte dei casi è l’inclinazione caratteristica di diversi individui. Quasi tutti i pini sono piante pioniere, in grado cioè di colonizzare per primi terreni aperti ed inospitali e, come la maggior parte delle piante pioniere, sono anche eliofile e tendono pertanto ad orientare l’intera struttura in modo da ricevere più illuminazione possibile. Questo fa sì che orientino chioma e fusto verso la luce solare deformandosi anche in maniera significativa per poterla raggiungere.

Come avviene nei casi di abbattimento di alberi del patrimonio pubblico, il Comune, tramite Area Blu, provvederà a sostituire i due pini che verranno abbattuti, mettendo a dimora, in modo compensativo, nuovi alberi, in altre aree verdi della città, che saranno successivamente definite.

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 09:03