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E’ una piazza Gramsci piena di gente, quella che festeggia, finalmente in presenza, il 25 aprile, nel corso del 77° anniversario della Liberazione. Così come tanta gente c’era in piazzale Leonardo da Vinci, per la deposizione della corona al Monumento al Partigiano.

Questa mattina Imola, Città medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, ha così potuto vedere le sue cittadine ed i suoi cittadini, con famiglie intere e tutte le generazioni rappresentate, dai nonni ai nipoti, tornare protagonisti del tradizionale programma di iniziative previste per il 25 aprile.


Il programma della mattinata - Il programma è cominciato alle ore 8.30, in Centro storico, con l’happening in filodiffusione “Clapping music - Vexations”, a cura degli studenti del biennio Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”. Alle ore 8.45, nella sede Anpi, il presidente dell’Anpi Imola, Gabrio Salieri ha deposto, insieme al sindaco Marco Panieri, una corona alla lapide che ricorda i partigiani ed antifascisti caduti e fucilati a Bologna. Alle ore 9.00, in Piazza Gramsci, si è svolta “Clapping music - Vexations “Different trains and vexations”, performance dal vivo a cura degli studenti del biennio Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro” entrambi nell’ambito del progetto “Quando un posto diventa un luogo”.

Sempre alle ore 9.00, nella Rocca Sforzesca è stata deposta una corona al monumento a ricordo dei perseguitati, degli uccisi e dei fucilati, tra i quali Alessandro Bianconcini, antifascista e combattente di Spagna che ha dato il suo nome alla 36a Brigata Garibaldi. Da qui è partito il corteo per Piazza Gramsci, dove alle ore 9.30, si è tenuto un concerto della Banda Musicale Città di Imola. Poi, alle ore 10.30, sempre in Piazza Gramsci, si è svolta “Il respiro della libertà”, performance danzata da Alessandra Conti (liceo linguistico “Alessandro da Imola”), Isabel Jenisheri e Noemi Maccarelli (Istituto Tecnico “Luca Ghini”) dirette da Alessandra Scardovi (Danza &…Danza) nell’ambito del progetto “Quando un posto diventa un luogo”.

Subito dopo dal palco di piazza Gramsci sono intervenuti, per la celebrazione ufficiale, Gabrio Salieri, presidente Anpi Imola e Marco Panieri, sindaco di Imola. Al termine, è stata deposta una corona nell’androne del Comune, alla lapide dei Caduti in guerra ed a seguire è partito il corteo diretto al Monumento al Partigiano (piazzale Leonardo da Vinci), per la deposizione di una corona.


Le parole del sindaco Panieri, in piazza Gramsci, per il 25 aprile – “Dedico la piazza di oggi, così piena di gente, finalmente in presenza dopo due anni, a Bruno Solaroli, la figura che più di tutte ci ha guidato con il suo senso di responsabilità per il bene comune” ha esordito il sindaco Marco Panieri, prendendo la parola dopo il saluto del Presidente Anpi Imola, Gabrio Salieri. “Il 25 aprile è la data simbolo, che segna la fine del regime fascista, dell’occupazione nazista e della Seconda guerra mondiale in Italia. Ma non solo. Il 25 aprile è la data che aprì all’Italia e per l’Italia una nuova era che portò alla Repubblica e successivamente alla Costituzione, ad un nuovo assetto politico di democrazia e partecipazione e alla speranza. E’ bello tornare ad alimentare questa “memoria attiva”, per tenere aperto il ponte con le nuove generazioni, in presenza e in sicurezza, insieme” ha proseguito il sindaco Marco Panieri.

“In questa occasione ricordiamo ciò che nei fatti fu la rivolta in armi contro l’oppressore. Rivolta che, come ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando le parole del presidente Buscemi, ‘fu morale, anzitutto, e poi difesa strenua del nostro popolo dalla violenza che veniva scatenata contro di esso’” ha aggiunto il primo cittadino.

Parole che danno lo spunto per riflettere sulla situazione attuale della guerra in Ucraina. A questo proposito, il sindaco Panieri dal palco di piazza Gramsci ribadisce quanto affermato dal Presidente Mattarella, che nei giorni scorsi ha sottolineato “abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia - a scene di violenza sui civili, anziani, donne e bambini, all’uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L’attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino non ha alcuna giustificazione. La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell’imperialismo e del colonialismo”.

Per il primo cittadino imolese “alla base della nostra Costituzione ci sono i valori della Resistenza e dell'antifascismo, che hanno animato la lotta di Liberazione. Se noi oggi abbiamo questa Costituzione lo dobbiamo ai partigiani e alle partigiane che animarono la Resistenza, alle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, ai tanti che persero la vita in nome di quegli ideali. Lo dobbiamo anche alla popolazione civile che, nonostante i pericoli e la violenza dei nazifascisti, sostennero la lotta di liberazione. Non dobbiamo mai dimenticarlo. Perché dobbiamo essere consapevoli che la libertà non è mai acquisita una volta per sempre. Il 25 aprile è la conquista della libertà e la sua difesa; è la democrazia, è la partecipazione, è la cultura della solidarietà e della coesione, è l’autogoverno del territorio, valori e principi che ci devono guidare sempre. E’ la pace come valore assoluto”.

“La Liberazione è l’affermazione della pace e della libertà, della democrazia. E lo dico con l’orgoglio di essere Sindaco di una Città insignita della Medaglia d'oro al Valor Militare per attività partigiana, che è stata protagonista in passato con i suoi valori e che, aggiungo io, lo sarà sicuramente anche in futuro. E sarà all’altezza delle figure imolesi, conosciute, che sono parte della nostra comunità, come Bruno Solaroli e Vittoriano Zaccherini, che ci hanno indicato una direzione chiara di valori, così come Vittorio Gardi e Virginia Manaresi, che voglio salutare da questo palco” ha concluso il sindaco Marco Panieri, augurando “Buon 25 Aprile, Imola. Buon 25 Aprile, Italia”.


L’omaggio al Monumento al Partigiano - Poi, in corteo, preceduto dalla Banda Città di Imola e dal gonfalone Città di Imola, con appuntata la Medaglia d’Oro al valor militare per attività partigiana, le autorità e i cittadini hanno raggiunto il Monumento al Partigiano, in piazzale Leonardo da Vinci, per la deposizione di una corona. Qui ad attenderli c’era Virginia Manaresi, la partigiana ‘Gina’. Dopo la deposizione della corona e l’esecuzione dell’inno d’Italia da parte della banda, la gente, spontaneamente e con grande calore, ha intonato ‘Bella ciao’. Un modo per salutare tutti insieme questa giornata di festa, che trova nelle parole della partigiana “Gina” la sintesi perfetta: “è un grande piacere essere qui, oggi”.


Imola, 25 aprile 2022

CAPO UFFICIO STAMPA
(Dott. Vinicio Dall’Ara)

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 07:03