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Cinquanta chili di tortellini, fatti a mano, per far sentire il calore della famiglia, per chi è fuggito dalla guerra in Ucraina. Li ha donati questa mattina, in occasione delle festività pasquali, Confcommercio Ascom Imola, alle persone ucraine ospitate nei CAS (centri di accoglienza straordinaria) presenti nel territorio del Circondario Imolese e al Banco Alimentare, per gli enti da loro seguiti.

“La nostra volontà come Giunta e direttivo di ASCOM era quella di donare un po’ di serenità a coloro che fuggono dalla guerra e che non possono godere del clima famigliare; un piccolo gesto ma fatto col cuore” spiega il presidente Ascom Imola, Danilo Galassi, che ha donato i tortellini insieme al direttore Ascom Imola, dott. Andrea Martelli.

Alla consegna erano presenti l’assessora al Welfare del Comune di Imola, Daniela Spadoni, il vice sindaco di Casalfiumanese, Marino Angioli, i rappresentanti dei Cas del nostro territorio e Stefano Dalmonte, presidente del Banco Alimentare, insieme a Tatiana e Larysa, due ragazze ospitate nel Cas di Casalfiumanese. Ricordiamo che ad oggi sono 3 i Cas attivi per ospitare persone ucraine in fuga dalla guerra: Istituto Piccole Suore di Santa Teresa (11 persone ospitate); Trama di terre (10 persone ospitate); Coop. soc. Solco Civitas con la struttura di Casale (14 persone ospitate) e di Imola (3 persone ospitate).

“Non possiamo che ringraziare ASCOM Imola per avere pensato questo gesto pieno di umanità e sensibilità. Il tortellino nelle nostre case è il segno della Festa e quest'anno, grazie a questa donazione vogliamo condividerlo con coloro che scappando dalla guerra, si sono ritrovati soli e lontani dalle loro famiglie. Le nostre città, stanno vivendo una esperienza importante di accoglienza, sia nei CAS, che tra poco anche nei SAI, che presso famiglie, che attraverso associazioni o enti privati. Ci siamo dimostrati da subito molto generosi” commenta l’assessora al Welfare, Daniela Spadoni.

Tutti gli enti hanno collaborato tra loro per costruire una preziosa rete di accoglienza, a partire dal primo luogo in cui registrare la propria presenza sul territorio, ovvero il Commissariato di PS, a Imola, al quale ad oggi si sono registrati circa 280 sfollati ucraini. “Qui è stato creato un supporto di prima accoglienza e mediazione sociale, linguistica e culturale grazie a Solco Civitas, in esecuzione di un contratto di appalto con ASP, nonché Protezione civile e associazioni di volontariato. E' un servizio che sta dando ottimi frutti: le persone si sentono comprese e accolte, capite e indirizzate nel modo giusto, perché il primo segno di accoglienza è la comprensione della lingua” aggiunge l’assessora Spadoni.

Poi c'è la grande rete delle famiglie che accolgono, che da subito si sono mostrate molto generose. La Presidente di Trama di terre, Khadija Ait Oubih, ricorda che da 25 anni l’associazione accoglie donne ucraine e che oltre il CAS, molte di loro oggi stanno accogliendo a loro volta altri ucraini con le loro famiglie. Anche il vicesindaco di Casalfiumanese Agnoli ha ringraziato Ascom, auspicando che la guerra possa finire presto.

“Adesso dobbiamo fare un altro passo come città, dobbiamo restare nell'accoglienza - continua Spadoni -, dobbiamo dimostrare la tenuta di questo atteggiamento. Tutti speravamo che la guerra in Ucraina finisse in un mese, ma purtroppo non è stato così perché evidentemente la memoria non è sufficiente per astenersi dal male. La guerra sta continuando e i profughi ucraini hanno bisogno ancora di noi. Manteniamoci vicino a loro con azioni di benevolenza, accoglienza, solidarietà, facciamoli sentire a casa loro, non facciamoci vedere stanchi, ma mettiamo in campo azioni nuove. Questo diventi poi per noi un esercizio anche per imparare a essere meno egoisti e più solidali verso chiunque dovesse rivelarsi fragile nelle nostre comunità”. Infine, l’auspicio espresso dall’assessora Spadoni: “la Pasqua è la festa del cambiamento, del passaggio, della vita nuova. Speriamo che sia di buon auspicio per queste donne, questi bambini e bambine, questi ragazzi e queste ragazze perché possano tornare a vivere in pace nelle loro case insieme ai loro affetti”.

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Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 07:03