" Potrei iniziare questo articolo con mille giri di parole e aggettivi altisonanti per richiamare l'attenzione di voi lettori, ma ora come ora è solo una la frase che mi frulla nella mente come miglior candidata per definire le tante emozioni e immagini che hanno riempito le mie valige al ritorno da 4 giorni di permanenza a Colchester per partecipare allo "School Prom concert" :....un esperienza breve ma intensa......breve perchè 4 giorni volano via come la luce ed intensa perchè sia io che i miei 5 compagni di viaggio abbiamo trascorso questo pugno di giorni avvolti da un vortice di bellissime attività e fantastiche persone , vediamo però ora di spiegarvi esattamente di che cosa si è trattato...

Ogni anno,da circa 4 anni, a Colchester (la città Inglese gemellata con Imola ) organizzano una serata in cui partecipano 7/8 istituti superiori che, con le loro orchestre di giovani musicisti,offrono ciascuno il proprio contributo suonando circa 2-3 brani in una serata dedicata alla musica per giovani. Così il professore di musica della " Sixth Form College " di Colchester, Nigel Hildreth, una persona splendida che avevamo già avuto modo di conoscere in un precedente scambio musicale, ha chiesto se alcuni allievi della scuola di musica "Vassura Baroncini" e delle scuola della "Banda Città di Imola" potevano affiancarsi ai suoi nel concerto che avrebbero proposto in questa particolare serata . L' invito è stato accolto con grande gioia, così in men che non si dica un gruppettino di sei alunni della scuola di musica era pronto e felice di partire.

Le aspettative per questo viaggio erano da subito positive, ma nessuno di noi  poteva immaginare di trascorrere alcuni momenti veramente speciali, infatti la sera del concerto si è conclusa con l'esecuzione di una selezione dal musical " I Miserabili" alla quale hanno partecipato tutte le scuole coinvolte, così, ci siamo trovati a suonare in un orchestra di più di 200 elementi....è stato fantastico, veramente molto emozionante....come essere completamente avvolti da una  grandissima nuvola di suoni e melodie.

Non  solo la musica ci ha avvolto con tanto "affetto", ma anche le famiglie da cui eravamo ospitati, lo stesso Nigel Hildreth e un gruppetto di cinque giovani musicisti tedeschi che come noi erano stati invitati per partecipare al concerto ci hanno da subito trattati come fossimo carissimi amici che non vedevano da  tempo, nessun imbarazzo, nessuna timidezza o riservatezza, solo tanti sorrisi e tanta voglia di stare insieme. "

Maddalena Neri