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Mettiamo radici per non dimenticare

L'occasione di questa mattina vuole essere un primo semplice modo per ricordare insieme in questa aula istituzionale, le nostre concittadine e i nostri concittadini, amici e parenti che ci hanno lasciato, e rivolgere ai loro cari un profondo sentimento di cordoglio e di vicinanza: il vostro dolore è anche il dolore di tutti noi.
Mi sento di ricordare in particolar modo Emanuela Cavallari, la giovane Operatrice Socio Sanitaria dell’Ausl di Imola deceduta prematuramente, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale, per aver contratto il Covid-19.
Queste le parole rivolte alla famiglia: “Sappiate che questa vostra tragedia familiare è anche un lutto per tutti noi, che ha colpito profondamente la nostra Comunità, destando una forte commozione, perché Emanuela è sempre stata impegnata nel prendersi cura degli ammalati, di chi soffre, di chi ha più bisogno. Con dolcezza e generosità. Sono certo che il suo impegno quotidiano sul lavoro non fosse solo importante per accompagnare nel percorso di cura le persone ammalate, ma rappresentasse anche un esempio di amore autentico verso gli altri e di dedizione al proprio lavoro. Tutto questo rimarrà come un ricordo indelebile per tutti noi”.


In questo anno d'emergenza sanitaria abbiamo vissuto e viviamo momenti delicati. Il virus ci ha messo davanti a dinamiche completamente nuove per tutte le generazioni. Questa seconda fase è ancor più difficile: il virus è più forte, più virulento per modalità di diffusione e quindi non posso non evidenziare le difficoltà non solo per la nostra città, ma per la nostra Regione, per il nostro Paese e l’intero mondo.
Ci ha colpito direttamente negli affetti, annullato la nostra socialità, messo muri dove per anni avevamo lavorato per abbatterli.  

In tanti hanno quindi conosciuto a fondo cosa significa “sentirsi soli”.
Un sentimento di solitudine che sembrava dover sparire dalle nostre vite iperconnesse con il mondo intero.
Davanti a un nemico che non conosciamo ancora bene, al quale, finalmente, da domenica scorsa rispondiamo concretamente con l’avvio della vaccinazione. Questo è un grande risultato che ci permette di guardare avanti con più speranza, consapevoli nel contempo che non bisogna abbassare la guardia, perché il virus non è ancora sconfitto.

C’è in atto un grande sforzo della Sanità Pubblica per riuscire a risolvere le criticità di questa pandemia. C'è la necessità di ripartire.

La vita è più forte di ogni cosa. Oggi non è il momento di dividersi, ma quello di trovare delle soluzioni; riconoscendo le criticità e rispondendo con le migliori risorse a disposizione.  
In questo, l'Amministrazione comunale continuerà nel proprio impegno di sostenere per quanto nelle proprie competenze e possibilità il tessuto economico, insieme a quello sociale, culturale ed educativo. Perché l’emergenza non è solo sanitaria ed economica ma ben più complessa.
Un ringraziamento particolare va poi a tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sociosanitari che  affrontano l'emergenza in prima linea. Per assistere i pazienti che curano da una vita, oppure persone che non hanno mai visto prima e che hanno bisogno di loro.

Grazie a tutte le donne e gli uomini delle Forze dell'Ordine, impegnate sul campo senza sosta.
Grazie a tutte le realtà del volontariato locale che ancora una volta fanno la differenza.

Grazie ai cittadini che con il loro comportamento rispettoso delle norme anti Covid hanno permesso di contenere la pandemia.

Questa città è fatta di donne e uomini responsabili, tenaci, capaci di sacrifici e di slanci di altruismo. Appassionati e generosi. Sono certo che insieme ne usciremo persone migliori di prima.

Marco Panieri Sindaco di Imola

Ultimo aggiornamento: 20-09-2023, 07:03