Riferimenti legislativi
- Legge 9 gennaio 2004 n. 6
A chi è rivolta la legge
- A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi.
Finalità della legge
- Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.
Chi può fare la richiesta (ricorso)
Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare da:
- Beneficiario (persona interessata)
- Dai familiari entro il 4° grado
- gli affini entro il 2° grado
- il Pubblico Ministero
- il Tutore o Curatore
Chi deve fare la richiesta (ricorso)
- I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati a porre al Giudice Tutelare il ricorso.
A chi fare opposizione al ricorso
- Alla corte d’appello a norma dell’art. 739. contro il decreto della corte d’appello alla Cassazione
A chi rivolgersi
- Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o all’Ufficio Tutele del Comune di Imola attraverso la posta elettronica.
A chi indirizzare la richiesta (ricorso)
- Il ricorso deve essere presentato su apposito modulo al Giudice Tutelare (il modulo si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito)
Durata dell'incarico
La durata dell’incarico può essere a carattere:
- temporaneo,
- indeterminato,
vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.
Poteri dell'amministratore e limiti del beneficiario
I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza.
Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa.
A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti:
- gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.)
- gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.
Cosa contiene il decreto di nomina
Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:
- Le generalità della persona beneficiaria e dell’amministratore di sostegno,
- La durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato,
- L’oggetto dell’incarico e degli atti che l’amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario,
- Gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno,
- I limiti, anche periodici, delle spese che l’amministratore di sostegno può sostenere con l’utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità,
- La periodicità con cui l’amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.